Con un annuncio cerca testimoni dell'omicidio

Con un annuncio corca testimoni dell'omicidio Singolare iniziativa di un avvocato milanese Con un annuncio corca testimoni dell'omicidio MILANO — Un avvocato milanese ha affidato ad un annuncio pubblicitario le speranze di un cliente in carcere da quattro anni perché accusato di omicidio e che del delitto si è sempre dichiarato innocente. 'Chiunque abbia assistito all'omicidio di Mafodda Francesco — dice 11 testo dell'inserzione apparsa su due quotidiani milanesi — occorso il 12 giugno 1980 alle ore 16 in piazza Prealpi, via Grigna, angolo via degli Artieri, è pregato, per ragioni di giustizia, di telefonare allo 02-79.57.38, comunicando la sua disponibilità a testimoniare», -, n numero corrisponde a quello dello studio dell'avvocato Giuliano Spazzali, difensore di Emilio Di Giovane, un meccanico di 37 anni in carcere perché accusato, insieme a Leardo Sanvito, del delitto. In primo grado il giovane fu condannato all'ergastolo, il Sanvito a 21 anni di reclusione, pena confermata in appello. Successivamente però la corte di cassazione annullò il giudizio di secondo grado per carenza di motivazione e gli atti vennero rimandati alla corte d'appello per un nuovo processo che comincerà il 6 ottobre prossimo. In vista di quella data l'aw. Spazzali, d'accordo col legale di Sanvito, ha fatto pubblicare l'annuncio. Secondo l'avvocato Spazzali determinante ai fini della condanna sarebbe stata la testimonianza di un ragazzo di 17 anni, peraltro poi ritrattata, mentre nessun'altra persona tra le molte che gremivano la piazza nel pomeriggio del delitto si prestò per riferire quanto visto. Erano iB.16e_,neHa zona cleraJl raerr cato per cui molti dovrebbero avere assistito alla sparatoria nella quale Mafodda, pregiudicato per reati diversi, fu ucciso a colpi di pistola da due persone. Subito dopo il fatto un ragazzo di 17 anni fu ascoltato in questura e dopo avere negato di conoscere gli assassini, fini con confessare di avere notato, mentre sparavano, Di Giovane (che abitava a pochi metri dal punto in cui avvenne l'omicidio) e Sanvito. Successivamente davanti al pubblico ministero Lucio Bardi, il ragazzo ritrattò, sostenendo di avere ricevuto In questura pressioni per accusare i due che già erano nel mirino della polizia. La ritrattazione comunque non venne creduta ed i due indiziati (nel frattempo resisi irreperibili) furono incriminati per concorso in omicidio volontario. Probabilmente anche la fuga dei due subito dopo il fatto contribuì a rafforzare l'ipotesi della loro responsabilità. • - - v La latitanza di DI Giovane durò quasi due anni, fino a quando la polizia lo rintracciò a New York dove si era recato servendosi di un passaporto falso. Sanvito era già stato bloccato in precedenza in una pensione nei pressi di Zurìgo. All'annuncio ha risposto finora una persona che si sarebbe detta disponibile a testimoniare senza peraltro lasciar trapelare 11 tenore della sua dichiarazione.

Persone citate: Di Giovane, Emilio Di Giovane, Giuliano Spazzali, Leardo Sanvito, Mafodda, Mafodda Francesco, Spazzali

Luoghi citati: Milano, New York