Inserzione a pagamento «Inchiesta senza fine»

Inserzione a pagamento «Inchiesta senza fine» Affare casinò: l'union valdòtaine critica i giudici Inserzione a pagamento «Inchiesta senza fine» AOSTA — L'annuncio in francese, che da tre settimane compare ogni giovedì sulle pagine di Aosta de «La Stampa», è di cinque righe, in tutto trentasette parole. In testa porta lo stemma dell'Union Valdòtaine (un leone rampante in campo rossonero), il movimento autonomista che da quasi 15 anni governa la Regione Valle d'Aosta. Nel titolo, «Affaire casinò», sta la sintesi di una vicenda giudiziaria cominciata tre anni fa e che coinvolge anche l'ex presidente della giunta Mario Andrione, colpito da tre mandati di cattura e tùttora'latitante. L'ultimo avviso pubblicitario a pagamento dell'Union è di ieri e dice: 'L'inchiesta diretta dai giudici istruttori di Torino, che ebbe il suo primo impatto con l'opinione pubblica VII novembre 1983, in seguito al blitz della notte di San Martino, dopo 1049 giorni non si è ancora conclusa». Ad ogni uscita del testo il numero dei giorni aumenta di sette unità. L'iniziativa ha suscitato nuove polemiche attorno ad un caso giudiziario che, per certi versi, è anche politico. L'11 novembre di tre anni fa cinquecento uomini della Guardia di Finanza fecero irruzione nella casa da gioco di Saint-Vincent, la più ricca d'Europa, e arrestarono i suol due principali dirigenti, Bruno Masi e Franco Chamonal. Su di loro e sull'ex direttore dei giochi Paolo Glovannlni, che riuscì a fuggire,- un lungo elenco di accuse, frale quali l'associazione a' delinquere di stampo mafioso. Qualche giorno dopo si apri il «fronte politico». Fini in carcere il presidente della Finanziaria regionale ed ex assessore alle Finanze, il democristiano Sergio Ramerà e 11 20 dicembre l finanzieri tornarono ad Aosta per arrestare anche Andriotie; ma 11 presidente della Valle, messo sull'avvi¬ so da qualche amico ben informato, se n'era già andato. La sua latitanza (si dice in Costa Azzurra) dura da allora. E' accusato di associazione a delinquere, malversazione, peculato e falso In atto pubblico. Adesso dalla Valle giungono segni di impazienza nei confronti della lunga inchiesta. L'istruttoria, condotta dai giudici del Tribunale di Torino Maurizio Laudi (ora impegnato anche sul versante della giustizia sportiva), Gian Giacomo Sandrelli e Paolo Tamponi, non si è ancora conclusa. Circa un mese fa ad Aosta, sii Iniziativa di 23 cittadini, è nato un «comitato» che chiede «una rapida celebrazione del processo» e che intende raccogliere altre firme a favore del suo appello. Per una rapida chiusura delle indagini ha spezzato una lancia anche il Consiglio regionale approvando un ordine del giorno e identiche raccomandazioni sono state fatte dal deputato valdostano Cesare Dujany. Ora c'è l'idea (la «finestra» pubblicitaria) dell'Union Valdòtaine. il movimento al quale Andrione appartiene. Invito, appello o provocazione? -Niente di tutto ciò», dice il segretario del partito Léonard Tamone. «Abbiamo soltanto voluto segnalare il problema, l'annuncio non vuole, essere nulla di più. Dopo mille giorni si è ritenuto opportuno dire qualcosa, fare sentire la nostra voce. I magistrati hanno letto l'avviso, ma non hanno in. tenzione di polemizzare. •L'importante è che non'si tratti di diffamazione», spiega Sandrelli. E Paolo Tamponi aggiunge: -Noi stiamo continuando il lavoro e speriamo di chiudere l'istruttoria entro la fine dell'anno o, al più tardi, nel gennaio déll'87. Non abbiamo inten«rione di parare o rintuzzare questa strana forma di polemica Dario Crestodina

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