Daniloff, ultimo round di Ennio Caretto

Daniloff, ultimo round Ma non c'è accordo sui diplomatici russi espulsi Daniloff, ultimo round Il giornalista lascerebbe Mosca, scambio Zakharov-dissidenti - Reagan soddisfatto per l'apertura sovietica sulla Sdì DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Un Intoppo nelle trattative per la liberazione di Daniloff, e una schiarita in quelle sul disarmo, più esattamente sulle «guerre stellari», hanno ieri indotto Shultz a consultarsi telefonicamente con Reagan. n segretario di Stato rientra oggi a Washington dall'Onu per discutere con il Presidente il caso del giornalista americano «ostaggio» a Mosca, e le possibilità di un compromesso sullo Scudo spaziale. Su entrambi gli sviluppi la Casa Bianca mantiene un rigido riserbo: sono ore cruciali, da cui dipendono la convocazione del vertice ReaganGorbaciov e il miglioramento dei rapporti Est-Ovest. Nel tentativo di uscire dall'impasse, il ministro degli Esteri inglese Howe ha rivolto un pubblico appello all'Urss affinché 'rimuova l'ostacolo». Secondo la Washington Post, che continua a sfruttare il suo «filo diretto» con la Casa Bianca, l'intoppo è co stituito dalla richiesta del Cremlino che Reagan revochi l'espulsione dei 25 diplomatici sovietici dell'Orni Shultz e Shevardnadze avrebbero quasi trovato un compromesso su Daniloff: il giornalista Usa verrebbe autorizzato a lasciare Mosca — o espulso —, e Zakharov, l'agente del Kgb arrestato a New York, verrebbe processato ma non incarcerato, e successivamente scambiato con un gruppo di dissidenti russi (11 giornale tedesco Bild parlava ieri di un grande scambio di spie e dissidenti a Berlino, sul ponte Glienlcke, alla fine di novembre). I capi delle diplomazie delle superpotenze sarebbero però lontani da un accordo sul 25 diplomatici espulsi; Anche la delegazione sovietica, addirittura loquace nei primi giorni, Ieri ha rifiutato qualsiasi commento, confermando cosi indirettamente che le trattative sono alla svolta finale. Non è chiaro che cosa deciderà Reagan. E' chiaro però che mentre condiziona il vertice al caso Daniloff, il Presidente non fa altrettanto per il disarmo. Reagan si è mostrato ansioso di stipulare 1 trattati sulla riduzione degli armamenti, e la Casa Bianca ha accolto con sollievo la schiarita sullo Scudo spaziale. L'apertura di Gorbaciov è stata rivelata dal New York Times, secondo 11 quale il leader del Cremlino, nella sua ultima lettera al Presidente americano, si è detto pronto a discutere la proroga del trattato Abm -per un periodo massimo di 15 annU. In privato, anzi, i suol negoziatori avrebbero accennato a un periodo di 10 anni. In passa¬ to, Gorbaciov aveva insistito per una proroga dell'itimi di 15-20 anni: Shevardnadze lo ha ripetuto ancora tre giorni fa all'Onu. ti'Abm, il trattato che proibisce i sistèmi antimissilistici, è l'ostacolo maggiore al dispiegamento dello Scudo. Lunedi all'Onu, Reagan ha in pratica indicato che non lo installerà per un periodo di 78 anni. Sul piano dei tempi, quindi, la convergenza tra le superpotenze non dovrebbe essere Impossibile. I problemi più gravi riguardano la ricerca e gli esperimenti relativi alle «guerre stellari» che verrebbero condotti nel frattempo. Gli Stati Uniti interpretano VAbm nel senso più lato, l'Urss lo interpreta nel senso più ristretto. La crisi contingente nei rapporti tra Usa e Urss creata dall'arresto di Zakharov a New York e dalla ritorsione su Daniloff a Mosca appare perciò in netto contrasto con la tendenza di fondo della Casa Bianca e del Cremlino a intensificare e ad ampliare il dialogo. Ieri, alla ripresa dei lavori di Vienna sulla riduzione equilibrata delle forze convenzionali in Europa, il portavoce Speakes ha criticato il Patto di Varsavia per la sua intransigenza. Ma ha anche ribadito che l'America rmtinuerà a adoprarsi per un'intesa. Ennio Caretto