Battaglia sulle Montedison

Battaglia sulle Montedison BORSA (—0,1%) / Notizie contrastanti sul gruppo infiammano il mercato Battaglia sulle Montedison Per il pacchetto libico Piga scrìve ad Agnelli MILANO — I venti sono caduti e la bonaccia è tornata a stagnare sulla Borsa: dopo l'exploit di lunedi, ieri Jl mercato è ripiombato nella spirale dell'attesa e della apatia. A tener desta l'attività soltanto due titoli: Fiat e Montedison. n primo in fase di ridimensionamento, il secondo all'attacco. Nel resto del listino la domanda ha interessato alcuni assicurativi, qualche finanziario e qualche titolo Iri, ma con scambi contenuti. L'indice Mib ha chiuso in ribasso dello 0,10% a 764,95 e il dopoborsa è risultato leggermente cedente. Nel complesso sono finiti su basi migliori gli assicurativi, in particolare Latina, Italia e Fondiaria, mentre Generali ha perso 1000 punti al listino e 900 punti nel dopoborsa. Migliori anche alcuni bancari come Bna privilegio, Banco Roma, Chiavari e Interbanca. Riflessive Mercantile e Nuovo Banco. In assestamento Olivetti che ha chiuso a 16.910; migliori Buitoni e Perugina. FIAT — L'azione ordinaria della casa automobilistica ha perso ieri 200 punti in chiusura per scendere nel dopolistino sotto le 16.000 lire, mentre le privilegiate sono terminate con un ribasso del 4,9% e le risparmio con una caduta del 4,7%. La debolezza'del titolo nasce da compensazioni tecniche Italia-estero. Il prezzo pagato per la cessione della quota libica non suggerisce infatti ipotesi per margini di grande rialzo, almeno nel breve termine, cosicché la speculazione che si era mossa nella attesa dell'operazione sembra aver esaurito la carica. La Consob ha ieri confermato di aver ricevuto dal gruppo Fiat comunicazione dell'avvenuto passaggio della quota libica nella mattinata di lunedi. IFI — La Consob chiederà alla finanziaria del gruppo Agnelli precisazioni in merito all'operazione di acquisto della quota libica. E' quindi presumibile che le risposte verranno fornite anche agli azionisti Ifi che si riuniranno il 10 ottobre prossimo in seconda convocazione per approvare il bilancio 1985-86. In particolare le informazioni supplementari riguarderebbero il ruolo della finanziaria dopo i progetti annunciati sul prestito Mediobanca, garantito dai pacchi di maggioranza della Saes (che controlla la Rinascente), della Toro e della Mito. CONSOB — Nel corso di un incontro con la stampa a Milano, ieri il presidente della Consob, Franco Piga, ha affrontato il discorso del controllo degli intermediari finanziari. Si tratta di un mercato che oggi muove un volume d'affari non inferiore ai 50 mila miliardi. In esso sono comprese le gestioni patrimoniali, le gestioni fiduciarie, il leasing, il factoring, il franchising, insomma tutta la massa del cosiddetto atipico o para-bancario. E' un mercato che si sta sviluppando in modo rapidissimo e per il quale non esiste una disciplina organica di controlli. Secondo Piga tale lacuna va al più presto riempita con regole che siano ispirate a principi di «libertà e di certezza», ossia volte a impedire le cose che devono «essere impedite». Sulla questione degli intermediari, il presidente della Consob ha ancora spiegato che la Commissione sta lavorando in stretto contatto con la Banca d'Italia. Per arrivare ad un controllo legittimo, occorre infatti mettere a punto una normativa organica, poiché è necessario che chi svolge certe attività le faccia sulla base di una precisa autorizzazione ad operare. Oggi, ad esempio, per quanto riguarda le fiduciarie, la Commissione agisce ispirandosi a quelle regole che erano state comprese e poi stralciate dal decreto urgente del ministero dell'Industria. Si'tra£ta..di.u> teryenti che vanno nella direzione giusta, ma che abbisognano di una direttiva di legge. -«.lì Valeria Sacche

Persone citate: Agnelli, Borsa, Franco Piga, Piga

Luoghi citati: Chiavari, Interbanca, Italia, Latina, Milano, Roma