Ci sono voci di una scalata di Ugo Bertone

Ci sono voci eli uno scolato Ci sono voci eli uno scolato MILANO — Il fantasma, quello del socio di maggioranza, si aggira nei dintorni di Foro Bonaparte. Qualcosa,, ma non si sa bene cosa, si va definendo sul terreno del controllo di Montedison lacerata dal dissidio tra Schimberni ed Enrico Cuccia. Una partita complessa, avvolta da coltri di un mistero rotto da troppe indiscrezioni (si parla di Opa, di ingresso di nuovi soci, di manager alternativi per l'azienda), ma fitto e destinato ad agitare le acque di Piazza Affari. In due giorni il titolo della holding chimica ha messo a segno un rialzo ragguardevole: da 3130 lire a 3469 lire con balzi ben più cospicui nel dopo (massimo della mattinata a 3610 lire) e nel pomeriggio quando, sull'onda di richieste insistenti da parte di grandi operatori, la Montedison è salita fino a 3650 lire. Ma che succede? Perché le attenzioni del mercato si rivolgono di nuovo .Ua Montedison tanto da far registrare Ieri oltre 12 milioni di titoli scambiati (controvalore assai superiore al quaranta miliardi) dopo una fase di stanca? La risposta è ancora avvolta nelle nebbie di una partita complessa che tutti i giorni registra colpi di scena. Martedì era stato Giampiero Pesenti a parlare, in riferimento alle vicende FondiariaMontedlson, di «un mondo di ladri». Ieri è toccato a Franco Piga, presidente della Consob, rivelare alcuni retroscena della complessa partita sulla holding chimica. «Non ho fatto mediazioni — ha ribadito il presidente della Consob — né io posso fare mediazioni. Certo, ho sentito tutti e vi posso assicurare che sono in corso tutti gli accertamenti necessari per appurare la verità. E alcune risposte le ho già ricevuta». ■• Gianni Varasi smentisce-il disimpegno della sua Paf (anzi, lasciano intendere i collaboratori di Varasi e Francesco Micheli, la Paf si rafforza); Gardinl e De Benedetti smentiscono ipotesi di grandi acquisti sul titolo. E allora? -PVÀRASÌM- Gianni Varasi, socio di maggioranza della Montedison attraverso la Paf, è un po' il vaso di coccio della situazione. Data l'intensità delle vendite negli ultimi giorni si era pensato a un disimpegno di Varasi dalla holdinjg, chimica. Nulla di vero, ha detto un portavó¬ ce di Varasi. Ma che succederà? No comment sia sull'aumento di capitale Montedison (a Foro Bonaparte si spera che parta nei primi giorni di ottobre) o sull'atteggiamento nei confronti dell'operazione Fondiaria. Schimberni, quanto meno, conta su un alleato (o no?) reticente. GLI ACQUISTI— Ma chi ha inondato la Borsa di ordini di acquisto? Molti nomi sono stati fatti. Alcuni confermano (per esempio l'Intermobiliare di Torino che tra poche settimane potrebbe veder decollare un fondo lanciato assieme al gruppo Ligresti) ma sottolineano che si tratta di pure operazioni di mercato. Altri smentiscono. I SOCI — Mediobanca è schierata contro Schimberni. Ma assieme a chi? Alleanze e ostilità si confondono nella girandola di voci. A fianco di Cuccia c'è Pesenti. Gli altri esitano o, comunque, non si espongono. Anche l'Agricola e Salvatore Ligresti sarebbero ora meno fedeli a Schimberni di quanto sembrava in un primo momento. LA FERMENTA — L'operazione sembra ormai sulla via del naufragio. La delegazione guidata da Giorgio Porta, amministratore delegato Montedison, torna da Stoccolma con molti dubbi. La Fermenta si è rifiutata di offrire alcuni particolari di rilievo sull'azienda (ma c'è da chiedersi su quale base è stata formulata la lettera di intenti del luglio scorso). Non è tollerata la presenza stabile della Procordia nel consiglio del gruppo (resta valida l'offerta per il 75% delle azioni da parte di Foro Bonaparte). L'opposizione dei sindacati svedesi viene vissuta come un semplice pretesto non vincolante. Ma El Sayed procede per la sua strada.' Ugo Bertone

Luoghi citati: Milano, Stoccolma, Torino