Spari nella notte a Lomè: 13 morti

Spari nella notte a Lontè: 13 morti Commando golpista dal Ghana Spari nella notte a Lontè: 13 morti LOME' — Un 'Commando terrorista' proveniente dal Ghana ha raggiunto martedì notte Lome. capitale del Togo, provocando una sparatoria che ha causato 13 morti. Sei civili e sette «terroristi, sono rimasti uccisi; le forze di sicurezza togolesi hanno catturato 19 membri del «commando» che. secondo la radio di Lomè, disponeva di lanciarazzi, esplosivi e armi individuali automatiche fabbricate nei Paesi dell'Est. Ieri mattina l'emittente togolese ha lanciato un appello alla calma e ha chiesto alla popolazione di 'rimanere in casa per consentire ai servizi di sicurezza di inseguire i terroristi fino ai loro ultimi rifugi'. Fonti diplomatiche di Lomè hanno riferito che il .commandos aveva come principale obiettivo il «campo militare RIT», Reggimento di fanteria togolese, dove abitualmente risiede il presidente del Togo, generale Gnassingbe Eyadema. Il 'CommandO', una cinquantina di uomini, sarebbe arrivato dal Togo (la frontiera tra i due Paesi corre alla periferia di Lomè) a bordo di cinque vetture: si è diretto alla sede del partito, nel centro della capitale, dove è stato affrontato dai militari. In mattinata si udivano ancora sparatorie nella capitale: la frontiera rimarrà chiusa fino a nuovo ordine. L'esercito è stato posto in stato di allerta. Nella sparatoria un cittadino tedesco federale è morto e un altro è rimasto ferito. L'ambasciata di Bonn a Lomè avrebbe riferito che nella notte ci sarebbe stato un tentativo di colpo di Stato in seguito al quale sono stati decretati lo stato di emergenza e il coprifuoco. Altre fonti diplomatiche hanno confermato la versione tedesca. Si sarebbe sparato anche intorno al palazzo presidenziale e negli scontri sarebbero intevenuti due aerei militari togolesi. L'aeroporto di Lomè è aperto. Togo e Ghana si sono accusati reciprocamente in passato di dar asilo a dissidenti. Il Togo, francofono, è uno dei Paesi più filo-occidentali dell'Africa. Il presidente Eyadema è al potere dal 1967.

Persone citate: Eyadema, Gnassingbe Eyadema