Daniloff: scambio non alla pari

Panilofff: scambio non alla pari Panilofff: scambio non alla pari Il ministro sovietico ha proposto il rilascio della spia del Kgb in cambio del giornalista e di un dissidente - Washington replica: «Più dissidenti» (e pensa al Nobel S<icharov) - La stampa americana: posizioni distanti solo sulle guerre stellari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Con un incontro segreto tra Shultz e Shevardnadze all'Onu, nella notte tra martedì e mercoledì, le trattative per la liberazione di Daniloff, il giornalista americano arrestato a Mosca, sono entrate nel vivo. Il portavoce della Casa Bianca Speakes ha dichiarato che •il caso non è ancora risolto, ma le discussioni proseguono*, e non ha escluso che fosse stato organizzato un altro incontro tra i capi delle diplomazie delle superpotenze, il terzo in due giorni. La proposta sovietica — già respinta — è stata la seguente: rilascio di Daniloff e successivo rilascio dell'agente del Kgb Zacharov detenuto a New York in cambio di quello di -almeno un dissidente russo' tra 1 molti attualmente in carcere nell'Urss. L'America avrebbe controproposto che in cambio di Zacharov vengano liberati «più dissidenti», incluso forse il premio Nobel della pace Sacharov. In un gesto concitante, il Dipartimento di Stato ha chiesto e ottenuto al tribunale di New York di non fissare la data del processo di Zacharov, cosa che avrebbe dovuto fare ieri, ma di rinviare l'udienza al 3 ottobre prossimo. La reazione di Shevardnadze è però stata cauta. Dopo il colloquio notturno con Shultz, durato un'ora e mezzo, il doppio del primo, ha dichiarato ai giornalisti di ritenere che •esistano buone possibilità di superare l'impasse-. Ma ha insistito che le trattative devono svolgersi nella massima riservatezza, «come ha giustamente consigliato il presidente Reagan-. E con un accenno ammonitore ha concluso: «Ho avanzato le mie proposte, la mia coscienza è a posto, molto dipende dalla controparte: Il ministro degli Esteri inglese Howe, che ha avuto un colloquio con Shevardnadze ieri mattina, in cui ha sottolineato che 11 caso Daniloff minaccia anche i rapporti Est-OvesU, ha detto di essere convinto che l'Urss lo voglia risolvere al più presto per poi annunciare Insieme con gli Stati Uniti la data del vertice tra Reagan e Qorbaclov. La soluzione dovrebbe delincarsi entro il 3 ottobre, ossia prima della partenza di Shultz per un viaggio di 10 giorni In Africa. Ma neanche Howe è apparso certo che il braccio di ferro tra le superpotenze si concluda felicemente. Per 1 sovietici, l'ostacolo più grave è rappresentato dall'espulsione del loro 25 diplomatici dall'Onu, che non possono lasciare passare senza risposta per non perdere la faccia; per Reagan è costituito dall'intransigenza del Congresso, ormai in piena campagna elettorale. Ieri, il Presidente ha mantenuto un silenzio significativo sulla vicenda Danilo!f-Zacharov. Ma ha respinto see camente le proposte di disarmo avanzate da Shevardnadze nel suo discorso di martedì all'Onu, cosi come il ministro degli Esteri soviet! co aveva respinto le sue. Parlando a un gruppo di parlamentari repubblicani alla Casa Bianca, Reagan ha in fatti sostenuto che gli Stati Uniti non possono né abbandonare il progetto dello scudo spaziale né accettare il bando totale degli esperimenti nucleari. Il passaggio da un deterrente nucleare solo di attacco a uno anche di difesa è indispensabile per rendere obsoleti una parte degli armamenti, e quindi per accelerare il disarmo. E gli esperimenti atomici lo sono per garantire la sicurezza delle nuove armi e per sviluppare le nuove tecnologie. Al loro bando si può arrivare solo gradualmnente e con rigide verifiche. Il Washington Post, che ha ricevuto l'imbeccata dalla Casa Bianca, ha scritto che in realtà le posizioni dell'Urss e degli Usa sono antitetiche solo per le guerre stellari, e che la scorsa settimana, nelle sue discussioni con Shultz, Shevardnadze si è mostrato interessato a una limitazione del test nucleari, sia come numero sia come potenza. Secondo l'autorevole quotidiano, fermo restando che il terreno più favorevole a una convergenza è quello della riduzione delle armi di teatro in Europa, potrebbe delinearsi altresì un compromesso sulle armi chimiche. Nel suo intervento davanti ai parlamentari repubblicani, Reagan ha Insistito che in questa fase delicata 11 Congresso non deve Indebolirlo riducendo le spese militari. All'esame del Congresso in questo momento due progetti legge che imporrebbero al Presidente una moratoria di un anno negli esperimenti nucleari e il rispetto del trattato Salt 2 sulla limitazione delle armi strategiche, da lui denunciato la primavera scorsa. Porse per dimostrare al partito democratico che questa è una strada pericolo¬ sa nel confronto con l'Urss, il Pentagono ha fornito al Washington Post dati importanti sulle ricerche che Mosca sta facendo per neutralizzare i sommergibili americani, che portano circa la metà dei missili balistici I sovietici, ha riferito 11 giornale, hanno distolto i loro 13 migliori scienziati dagli studi sui raggi laser a quelli per l'individuazione dei sommergibili a grandi profondità. Oli scienziati userebbero radar orbitanti nello spazio, raggi infrarossi, e sensori laser. Ennio Carette