Bruxelles perde Magrltte

Bruxelles perde Magrltte Rischia di essere dispersa la collezione del pittore surrealista Bruxelles perde Magrltte Gli eredi non possono pagare la tassa di successione e minacciano di vendere DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La più importante collezione di dipinti di René Magrltte, quella che apparteneva alla vedova del celebre pittore surrealista belga, rischia di essere frazionata e dispersa, perché Bruxelles ha tardalo a rendere esecutiva una legge — già approvata — che consentirebbe di pagare -in natura» le tasse di successione. L'unica possibilità di salvataggio, per questo che viene considerato uno dei massimi patrimoni artistici del Paese, consisterebbe nell'acquisto dell'intera collezione (e dei documenti di valore storico che l'accompagnano) da parte dei musei nazionali; lanciando l'allarme per la situazione che si è creata, tuttavia, la stampa belga sottolinea che i musei non dispongono dei fondi necessari. La storia dei 150 dipinti era stata, finora, abbastanza lineare. Alla morte del pittore, nel 1967, erano rimasti di proprietà della vedova, George tte Berger. Costei aveva deciso, in una prima stesura del testamento, di lasciare trenta opere al Museo di Belle Arti di Bruxelles. Poche settimane prima della sua scomparsa, avvenuta nel febbraio scorso, la Berger aveva tuttavia deciso di ridurre a dieci il numero dei quadri da lasciare al museo bruxellese e di fare invece una donazione di tre tele al Beaubourg e di altre due al museo di Charleroi. Il resto andrà quindi agli eredi, dodici parenti della Berger rintracciati nella regione di Charleroi. E qui nascono i problemi. Nessuno dei dodici, a quanto risulta, è in grado di conservare intatta l'eredità pagando di tasca propria le tasse di successione, che in qualche case raggiungono il 75 per cento del valore stimato delle opere (complessivamente 150 milioni di franchi, circa 5 miliardi di lire). Saranno allora costretti a vendere; e non al musei belgi, che non potranno offrire grandi somme, bensì ai collezionisti stranieri, soprattutto americani. Con i 150 dipinti — oli, acquarelli, gouaches, disegni, schizzi — ci saranno tutte le lettere di Magrltte, e soprattutto la fitta corrispondenza con il poeta Eluard e con Breton; oltre a un'importante raccolta di libri d'arte e a quella reliquia di ogni grande pittore che sano gli strumenti del lavoro quotidiano: cavalletto, tavolozza, pennelli. E' di fronte alla dispersione di tutto ciò che il Belgio lancia l'allarme. La legge che consente il pagamento delle tasse di successione mediante la con¬ segna allo Stato di opere d'arte è già stata votata e pubblicata — il 1° agosto 1985, più di un anno fa — dal Monlteur Belge (la Gazzetta ufficiale di questo Paese). Ma mancano i regolamenti d'applicazione, necessari perchè gli eredi Magrltte possano valersene. Per il momento, tuttavia, il governo belga pare sordo. Di fatto, come rilevava ieri il quotidiano La Libre Belgique, si sta assistendo a un rimpallo di responsabilità fra il ministro francofono per la Cultura, Monfils, e quello delle Finanze, Eyskens. Ma non si può escludere che, di fronte alla pressante campagna stampa lanciata in difesa della collezione Magrltte, il primo ministro Martens possa intervenire di persona per assicurare al Belgio il suo orgoglio surrealista. f t ga|.

Persone citate: Berger, Breton, Eluard, Eyskens, Martens, Monfils, René Magrltte

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles