Siciliano: ho scrìtto perLavia-Guerritore

Siciliano: ho scrìtto perLavia-Guerritore L'autore parla della commedia Siciliano: ho scrìtto perLavia-Guerritore ROMA — L'incontro tra Gabriele Lavla e Enzo Siciliano è avvenuto per caso in uno studio televisivo dove entrambi erano invitati comr ospiti: nell'attesa della convocazione, e si sa quanto possono essere lunghe le attese in Rai, i due hanno cominciato a chiacchierare. Argomento: lo stato del teatro, tema al quale l'uno come interprete e regista l'altro come autore e critico sono fortemente interessati. E' nata cosi La casa scoppiata, commedia in due atti di Enzo Siciliano scritta per il trio Lavia-Guerritore-Crisafi, in scena nella prossima stagione al teatro Eliseo di Roma. Prima di quell'incontro i due non si erano mai incontrati: Siciliano conosceva Lavia soltanto per averlo visto in palcoscenico, Lavia conosceva Siciliano per averne letto, tra l'altro, il testo teatrale La parola tagliata. Di persona, comunque, non si erano mai scambiati neppure una parola. Come mai allora l'idea di lavorare insieme? A parlarne è Enzo Siciliano, tuttora alle prese con il suo festival di Todi dedicato quest'anno a Jacopone e alla sua figura di giullare di Dio. Dice Siciliano: oli mio teatro ha bisogno per esistere di avere a sua disposizione gli interpreti. Scrivo meglio, con più efficacia, più rapidità, più concretezza se, quando scrivo, riesco a Immaginare concretamente l'attore che verrà poi chiamato a dire in palcoscenico le mie parole. Sapere che Gabriele Lavia, Monica Gueiritore e il direttore dell'Eliseo Giuseppe Battista erano interessati al mio testo ha fatto si che in un mese il primo atto fosse compiuto, pronto per una lettura*. La casa scoppiata è una commedia di parola a tre personaggi: un uomo e una donna che si sono amati e fatti male e che pur senza amore continuano a farsi male, e un uomo che vorrebbe riuscire ad amare ma che finisce soltanto per essere un testimone scomodo del loro reciproco dilaniarsi. Fuori scena, in veste di motore immobile dell'intera vicenda, il cadavere di una altra donna suicida per amore che perseguita e tormenta i tre protagonisti. «Potrebbe essere una commedia sul rimorso, questa mia, sull'impossibilità a liberarsi del proprio passato, sull'inutilità del silenzio, sulla pesantezza del ricordo. Certo da qui sono partito, per mettermi a scrivere, ma era solo uno spunto al principio. Il resto è venuto quando ho saputo che la commedia sarebbe andata in scena all'Eliseo con Lavia, Guerritore e CrisafU, Per giustificare questo suo modo di scrivere per il teatro, Enzo Siciliano cita l'illustre esemplo di Pirandello: «Anche lui — spiega — si sporcava le mani, anche lui sosteneva che una commedia nasce da una intuizione e che il tempo della scrittura deve esser veloce e rapido come il parlare quotidiano". Allora perché oggi è tanto difficile per un autore contemporaneo italiano essere rappresentato? Siciliano ride: «Lo difficoltà è trovare un produttore: il teatro costa talmente tanto die pochi hanno veglia di rischiare». gj( ro>

Luoghi citati: Roma, Todi