ln aula il pentìto«Non rispondo »

in il pentìtos«Non rispondo in il pentìtos«Non rispondo Il maxiprocesso (56 imputati) contro la gang di calabresi accusata di una catena di 'equestri (tra cui quello, finito tragicamente) del costruttore Lorenzo Crosetto, è ripreso nell'aula delle Vallette dopo tuia settimana di pausa. L'interruzione era stata decisa dalla corte d'assise per consentire agli avvocati di incontrare in carcere i propri assistiti. La maggior parte degli accusati era stata trasferita alle Nuove da prigioni sparse in ogni parte d'Italia solo pochi giorni prima che il giudizio (lunedi scorso) s'iniziasse. Dopo aver respinto con una lunga ca¬ mera di consiglio le eccezioni presentate dai difensori, il presidente Vladimiro Zagrebelsky ha cominciato gli interrogatori degli imputati. Il primo ad essere sentito £ stato Michele Ieraci, il pentito più importante. Ieraci deve rispondere del rapimento e dell'omicidio di Lorenzo Crosetto. L'imprenditore fu sequestrato nel luglio '81 in un bar di corso Casale, mori dopo due mesi di bestiale prigionia in un capanno di lamiera, 1 banditi seppellirono il cadavere in un terreno di Sessant (Asti). Ieraci, però, è accusato anche di tutti gli altri sequestri addebitati aUa ban¬ da: quello dello studente Marcellino Talladira, del commerciante di scarpe Giuseppe Scaglione, del medico (e contitolare della clinica Celllni) Luigi Giordano e di quello, fallito, del costruttore edile Tommaso Arlotto. Beo confesso, cardine dell'istruttoria, Ieraci è difeso dall'aw. Frascarolo. Al presidente della Corte ed ai pubblico ministero Bonuado Del Savio ha detto: «Con/ermo tutto quanto ho raccontato. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere». Il processo continua oggi: in programma l'Interrogatorio del cognato di Ieraci, Raffaele Primerano.

Persone citate: Del Savio, Giuseppe Scaglione, Lorenzo Crosetto, Luigi Giordano, Marcellino Talladira, Michele Ieraci, Raffaele Primerano, Tommaso Arlotto, Vladimiro Zagrebelsky

Luoghi citati: Asti, Italia