Un patibolo nella savana di Lia Wainstein

Un patibolo nella savana IL NUOVO ROMANZO DI AJTMATOV CHE TURBA L'URSS Un patibolo nella savana Dello scrittore kirghizo Cingiz Ajtmatov i lettori conoscono i racconti dal clima esotico, i paesaggi dell'Asia centrale, minacciati dalla scienza moderna, gli animali cervi, lupi, cani, volpi, gru, cammelli — che l'autore, agronomo e zootecnico, descrive con sensibilità e la rievocazione di antiche leggende folcloristiche. Il suo ultimo romanzo Placha, Il patibolo, uscito nei numeri 6, 8, 9 del mensile Novyj mir, affronta problemi e ambienti diversi e insieme del tutto Insoliti nella letteratura sovietica. Dio e l'eretico Il tema religioso affiora talvolta nei libri di scrittori ufficiali contemporanei quali per esempio Valentin Rasputin, Viktor Astafiev, Jurij Bondarev, Vladimir Tendrjakov, in cui figura per lo più sotto forma di pietà popolare, o di una religione praticata per il suo valore pragmatico, o ancora di un vago misticismo, e questo tema è sempre visto sullo sfondo di una società atea. In Placha, invece, non vi è alcuna strumentalizzazione, ma un destino consapevolmente assunto, fine a se stesso, tutto determinato dalla fede. Il protagonista Avdij Kallistratov, figlio di un diacono dell'antica città di Pskov, dopo due anni di promettenti studi in un seminario teologico viene espulso e colpito da anatema. Nel corso di una drammatica discussione con il padre Coordinatore mandato dal patriarcato, Avdij esprime le proprie idee: «Siccome stilla terra il pensiero si sviluppa di conoscenza in co¬ noscenza, anche Dio deve possedere la facoltà di svilupparsi... Una terza via è indispensabile non tanto a me quanto alla stessa Chiesa: (cioè) il superamento della secolare arretratezza, l'affrancamento dal dogmatismo, la concessione allo spirito umano di libertà nel percepire Dio conte essenza suprema della propria esistenza-. In quest'aspirazione a un ^Dio-contemporaneo- riecheggia l'esigenza del bogoiskatel'stvo, la ricerca di Dio, un orientamento diffuso nell'in teHif/encija all'inizio del secolo e ugualmente inviso alla Chiesa ortodossa e a Lenin. L'adirato Coordinatore espelle l'eretico, predicendogli che con simili pensieri ci rimetterà la testa 'perché anche nel mondo non si tollera chi dubita degli insegnamenti fondamentali, dato che qualunque ideologia ha la pretesa di possedere la verità ultima...». Assunto come collaboratore provvisorio presso un giornale di un komsomol regionale, Avdij, che non ha perso la fede, vuol indagare sulla diffusione in Urss dell'.anasa» una specie di canapa selvaggia dell'Asia centrale, affine alla marijuana. A narcotici e drogati — un argomento sempre meno tabù nella stampa sovietica — è stata dedicata recentemente un'intera pagina della Literaturnaja gazeta, con ampie interviste del vicepresidente del tribunale penale, di un alto funzionario del ministero dell'Agricoltura, e di A. I. Potapov, ministro della Sanità della Federazione russa. Nel Patibolo troviamo una descrizione particolareggiata del traffico seguendo Avdij, che s'infiltra addirittura in un gruppo di corrieri della droga, riuniti alla stazione Kazanskij di Mosca. Tradito durante il viaggio di ritorno dal suo zelo filantropico e redentore, il seminarista butta dal treno Yanasa raccolta, viene picchiato e scaraventato fuori. Come Bulgakov Ricalcando le orme del Bulgakov de II maestro e Margherita, Ajtmatov inserisce a questo punto sedici pagine in cui Ponzio Pilato discute con Gesù, che sta per essere crocifisso. La stessa fine tocca ad Avdij, che si è aggregato ad alcuni vagabondi alcolizzati, agli ordini di un ex tenente, espulso da un batta glione disciplinare per omosessualità (altro tema insolito nella letteratura sovietica). Si tratta ora, per integrare l'insufficiente fornitura di carne, di cacciare i sajgaki, le antilopi della savana. Di nuovo Avdij predica il pentimento, si rifiuta di rinnegare Dio, come esigono i cacciatori, viene quindi definito 'Sabotatore, agente dell'imperialismoe condannato alla crocifissione. La truce sentenza, eseguita su un albero della savana, è descritta da Ajtmatov alla fine della seconda parte con una minuziosità che ricorda il pio sadismo dell'arciprete Awakun. L'ultima creatura vicina ad Avdij morente è la lupa Akbara, uno del personaggi principali del romanzo. Dall'inizio alla fine compare nei momenti cruciali e recita il ruolp decisivo nell'ultima parte. Siamo ora tra i pecorai del Caucaso. Il cattivo Bazarbaj rapisce per venderli quattro lupetti dalla loro tana e, inseguito dai lupi, si rifugia da Boston (il nome significa 'pelliccia grìgia- nella lingua locale), il pastore buono, cosi, di notte intorno alla sua casa risuonano gli ululati de gli animali che piangono 1 pìccoli perduti. Boston inol tre ha dei rapporti difficili con le autorità a causa del suo tentativo, considerato provocatorio e incompatibile con i sacri principi del sociali smo, di ottenere per sé e la sua squadra l'uso perpetuo dei pascoli. Nella conclusione del romanzo gli eventi drammàtici si accavallano: Boston esa sperato uccide il lupo maschio, Akbara porta via sulla schiena il figlio più piccolo del pecoraio, questi la inse gue, spara e uccide animale e bambino, poi uccide ancora Bazarbaj, all'origine della strage, e va a costituirsi. Tra l'alternarsi di simboli non sempre decifrabili, reali smo, componenti folcloristi' che ed esotiche, motivi ecologici e la nuova dimensione conferita alla vicenda con l'intreccio di elementi teologici e morali, Ajtmatov ripropone al lettore alcuni dei suoi temi più foschi: in un mondo in cui l'uomo maltratta la na tura, disprezza i valori spirituall e distrugge se stesso, 11 male trionfa. In Unione Sovietica, ci ha detto Cecilia Kin per telefono da Mosca, Il patibolo ha fatto sensazione, suscitando vivaci dibattiti giudizi contrastanti. Lia Wainstein

Luoghi citati: Avdij, Boston, Mosca, Unione Sovietica, Urss