Sacchetti fa saltare la zona di Guerrieri

Nella partita di anticipo della giornata inaugurale del campionato BASKET Nella partita di anticipo della giornata inaugurale del campionato Sacchetti fa saltare la zona di Guerrieri ■il* successo della DiVa^seacon upjanggpi^ . Isaac^ i( "cambiato la mentalità dértonifea^ Gilardi nullo OAL NOSTRO INVIATO VARESE — Joe Warren Isaac, l'elegante allenatore nero dai capelli sale e pepe, intasca i primi due punti del campionato, scaccia io scetticismo di parte del pubblico ed entra nella fantasia dei più giovani fans, che l'hanno già ribattezzato il «K.C. Jones di Varese*. Tutto facile per la sua squadra contro un Banco troppo brutto per essere vero, troppo incompleto per poter esprimere un basket decente. Assente Sbarra, infortunato ad una caviglia, Guerrieri deve affidare la regia a Pastorello, un quasi esordiente maturato a Verona e Monopoli. E per lui, neppure la balia May a tenerlo per mano nei momenti difficili, ma solo un Gilardi indisponente per l'abulia e l'eterna espressione sdegnata, quasi schifata per quanto gli accade intorno. Pastorello, alla fine, non è neppure tra i peggiori, ma il break dei varesini, a metà del primo tempo, lo coglie impreparato, soprattutto in difesa. Si vede subito che Isaac ha realmente cambiato la men talità della DiVarese: gioco più arioso, meno rimasticato in attacco, dove tutti appaiono in gran giornata di tiro, e Sacchetti, tirato a lucido, fa spostare l'ago della partita, Vero che Gilardi, assolutamente nullo, fa risaltare ancor più la prova di Meo, ma indubbiamente non c'è para. gone tra il giocatore convinto, sicuro di sè visto a Masnago e il fantasma che ci ha fatto penare ai mondiali. Undici punti di Meo in 8 minuti, e la DiVarese fa il vuoto: 30-17, La zona ordinata da Guerrieri (per mancanza di uomini validi) è crivellata da ogni parte, e a quel punto diventa difficile scoprire cosa valga Pittman, il nuovo americano di Varese. Palle sotto ne arrivano veramente poche, l'ex prò di Phoenix si fa scarsamente vedere, ma in compenso dimostra di aver buon tempismo in difesa. Sull'altro fronte il solito Bantom con l'immancabile maglietta del sudore (ma almeno adesso è in tinta con la maglia) che stenta un po'ad ingranare (la stagione è lun- DiVarese-Bancoroma 112-103 (56-41). DiVarese Varese: Boselli 11, Sacchetti 25, Vescovi 19, Thompson 21, Pittman 9, Ferraiuolo 10, Cattini 13, Caneva 4, Rusconi, Brignoli. Tiro: 44-76. Bancoroma: Lorenzon 21, Bechini 15, GUardi 13, Polesello 16, Bantom 19, Pastorello 19. Tiro 38-71. Use. 5 f. Bantom al 26', Caneva al 32', Pittman al 34' e Cattini al 40". Pagelle. DiVarese: Boselli 6 (4-8), Sacchetti 8 (8-10), Vescovi 6,5 (9-15), Thompson 8 (8-16 e 16 rimb.), Pittman 6 (4-6), Ferraiuolo 6 (4-7). Cattini 6,5 (5-8), Caneva 5,5 (2-5). Bancoroma: Lorenzon 6,5 (8-16), Bechini 5,5 (6-9), Gilardi 4 (4-10), Polesello 5,5 (5-11), Bantom 7 (8-14 e 9 rimb.), Pastorello 6,5 (7-11). Arbitri: Nelli (4) e VitoIo (5,5). • Tnttobasket: riprende oggi alle 19,30 la trasmissione di Radlouno che avrà in Torino 11 campo principale e collegamenti da Milano. Rimini e Reggio Emilia. ga...), un Lorenzon attivo e grintoso e questo Pastorello che deve davvero sentirsi attorniato dai lupi, visto che Cattini e Boselli lo pressano per sfruttarne ogni minima incertezza. Tenta. il contropiede come piace a Guerrieri, questo Banco, ma senza May tutto diventa difficile, al punto che il coach romano, dopo il primo break, tenta addirittura di giocare con quattro lunghi, inserendo Bechini, un'ala con rozza tecnica, al posto di Gilardi! E a quel punto diventa ancor più facile, per Isaac, ordinare ai suoi di incapsulare Bantom. E non c'è più storia. Nella ripresa, con i varesini avanti addirittura di 25 punti, Thompson si incarica di far da balia a Pittman, che trova cosi modo di schiacciare spettacolarmente ti pallone del 100-77 prima di uscire per il quinto dì una serie di ingenui falli. Per il momento, difficile giudicarlo: non sembra comunque un crack, ma sicuramente un buon lavoratore. Da rivedere però soprattutto gli arbitri, in particolare un Nelli indisponente, con atteggiamento da protagonista, e ben li ha inquadrati McAdoo, presente in tribuna per una prima presa di contatto: «Il basket italiano — diceva nell'intervallo — mi sembra difficile da interpretare, per certe decisioni arbitrali». E alla fine: «Mi sono sembrati più in forma i giocatori degli arbitri». £ visto il tono della partita non era assolutamente un complimento. Guido Ercole