Accordo: dirigo il Rossini lirico di Salvatore Accardo

Accordo: dirigo il Rossini lirico Al prossimo festival di Pesaro Accordo: dirigo il Rossini lirico TORINO — Salvatore Accardo: dalle diavolerie di Paganini a quelle dell'opera buffa di Rossini. Ma da direttore d'orchestra e in totale consapevolezza. Il 1987 sarà l'anno del primo approccio con la lirica: il grande violinista salirà sul podio per dirigere al prossimo Festival di Pesaro L'occasione fa il ladro, scritta da Rossini nel «perìodo napoletano», -via prima, nella seconda metà di maggio — dice — dirìgerò L'idolo cinese di Paisiello per le mie Settimane Musicali di Napoli, con l'Orchestra d'Europa. E' un'operina in un atto. Narra di un napoletano che sbarca in Cina e viene adorato dai cinesi come un Dio. Ma vivere da Dio non è facile. Cosi, considerandolo puro spirito, i cinesi non lo cibano ed il poveretto rischia di morire di fame. E' un soggetto esile, ma godibilissimo e la musica si ascolta con piace re*. Accardo s'è innamorato dell'idea ed intende realizzarla nel modo migliore con la collaborazione di Roberto de Simone e di cantanti come Claudio Desderì, Kiri Tekanawa e Leila Cuberli». Da cosa nasce questo suo interesse per la musica lirica? 'Ovviamente mi interesso di tutta la musica e anche di tutti gli strumenti, voglio rendere più completa la mia preparazione di musicista, approfondire la conoscenza delle partiture che ho sin qui studiato. E questo vale, naturalmente, anche per la direzione d'orchestra, per il lavoro con i cantanti, che ritengo fondamentale. Eppoi, sono affascinato dalla voce umana, l'unico strumento naturale. Ai miei allievi violinisti suggerisco sempre di cantare le frasi musicali. Rendono meglio il senso della musica*. Perché Rossini e non Verdi o Wagner? «Oggi mi sento pronto per questo tipo di vocalità, sicuramente più vicina alla mia natura ed ai miei studi. Ma non mi fermerò a Rossini e Paisiello, anche se ho in mente di realizzare lo Stabat Ma- ter. Più avanti dirigerò il Requiem di Verdi nel "90 a Napoli e la Lucrezia Borgia di Donizetti*. Accardo passa dal violino alla viola, quali le difficoltà? *Penso che tutti i violinisti siano in grado di suonare la viola. Si tratta di ampliare l'uso della mano sinistra, essendo lo strumento più grande, ma non ci sono difficoltà tecniche. Forse altri violinisti non hanno il mio stesso interesse, ma questo è un altro discorso*. Quali sono i progetti discografici più vicini? i Quello a cui tengo di più è il disco con l'Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole. Dirigerò la Settima Sinfonia di Beethoven dopo le feste di Natale, al ritorno dalla mia tournée di novembre in Giappone, Cina, Corea e Singapore*. E' soddifatto del Concerto con la Chamber Orchestra of Europe per Settembre Musica? «Si. Abbiamo suonato tutti con grande gioia, sema alcun problema tecnico. I ragazzi sono stati meravigliosi e questo il pubblico l'ha compreso. Il resto è un dono della natura del quale non abbiamo alcun merito*. ar. ca.