Una guerra di clan minaccia Azzurra IV di Paolo Bertoldi

L'ombra di Cino Ricci divide anche in Australia l'equipaggio italiano VELA L'ombra di Cino Ricci divide anche in Australia l'equipaggio italiano Una guerra di clan minaccia Azzurra IV FREMANTLE — Per la prima volta nella storia della nostra vela, Azzurra e Italia, i due 12 metri di Coppa America, si sono trovati sette miglia al largo di Fremantle per allenarsi insieme. L'avvenimento avrebbe cancellato vecchie rivalità e nuove incomprensioni, ma il tempo ha beffato la santa alleanza Pelaschler-Chleffi. Con i rispettivi equipaggi schierati ai posti di manovra, i due timonieri hanno atteso per alcune ore che il vento, dato per sicuro da tutti i bollettini, incominciasse a soffiare. Invece una calma inesorabile ha rinviato ognuno nella sua base. A quindici giorni dall'inizio della Coppa il caos è completo. I sostenitori di Azzurra III, disegnata dal roma no Vallicelli, e Azzurra IV, del bolognese Sciomachen, sono al ferri corti; i progettisti, dal canto loro, evitano qualsiasi rapporto, e vi è un terzo architetto, lo svedese Pelle Patterson, uno straniero, stranamente chiamato a fare da arbitro. Ieri Pelle era al timone di Azzurra IV, rimorchiata da una pilotina sull'area del mancato allenamento. Sulla scia di tante divisioni, l'equipaggio è spaccato tra i nostalgici di Cino Ricci e i suoi nemici. Negli ultimi tempi Roberti ha ricevuto un licenziamento, Pelaschier è tornato al timone dopo un esilio di sei mesi e si circonda ora di amici. Per i ruoli molto ambiti del •pozzetto* vuole elementi fidati come De Angelis, tattico, e Bepi Maletto, navigatore. Nava retrocede a timoniere di riserva. Non protesta solo perché guarda lontano, alla Coppa '90 a cui vuole partecipare. Oli altri sono più arrabbiati ed indicano nel fiasco di Azzurra IV la scintilla che ha fatto esplodere l'ultima discordia. Uno dell'equipaggio che ha navigato sulle due barche afferma di non avere mai visto un 12 metri tanto in ritardo nei confronti di un altro. Un altro azzurro della vecchia guardia spiega che tutto è incominciato quando, nel febbraio scorso, alla vigilia dei Mondiali '86 svoltisi a Fremantle, Pelaschier ha dato le dimissioni perché si sentiva insidiato. In Australia, dove era ancora Ricci a comandare, il giovane Roberti fu bloccato dal nervosismo ed anche per questo Azzurra si classificò male. Il battello di Vallicelli venne quindi troppo affrettatamente classificato tra i > chiodi». Le critiche si riversarono addirittura su Azzurra ni, pure di Vallicelli, che allora era appena in fase di costruzione. Ricci fu il campione di una crociata per costruire in fretta una nuovissima e rivoluzionarla Azzurra IV da affidare alla matita di Sciomachen. Proprio questa Azzurra 1"V, in pochi giorni di prova a Fremantle, è apparsa letteralmente piantata. Vallicelli, che non dimentica lo stile con cui era stato trattato, è uscito allo scoperto affermando: «Per costruire l'ultimo 12 metri si sono perfino trascurate le prove in vasca, fatte per iniziativa del consorzio Costa Smeralda. Qui alla prova pratica del mare australiano, Azzurra IV dimostra dì sbandare troppo di bolina, straorza con vento forte e crea un'onda anomala a metà scafo. Io non posso dimenticare che la mia Azzurra III sarebbe diventata un ferrovecchio prima ancora di nascere se non fosse intervenuto, mi dicono, Gianni Agnelli. Franco Sciomachen cosi si difende: •Abbiamo tentato una strada nuova sapendo di correre dei rischi. Abbiamo ancora bisogno di tempo per mettere tutto a posto. Il nostro 12 metri sarà tirato in secco per due giorni ed effettueremo dei lavori del resto previsti. Avevamo infatti lasciato nel corpo-canoa (scafo) dei punti costruì ri in materiale espanso, proprio per poter effettuare modifiche: Paolo Bertoldi

Luoghi citati: America, Australia, Italia