Bernstein a Pompei tra i poliziotti

Bernsteln a Pompei tra i poliziotti Eccezionali misure di sicurezza per Farrivo del direttore e della Israel Philarmonic Orchestra Bernsteln a Pompei tra i poliziotti Stasera dal teatro Grande diretta su Raiuno - In programma la prima assoluta dei «Jubilee Games», composti per celebrare il 50° anniversario del complesso NAPOLI — Decine di «Rambo» napoletani erano in stato d'allerta, ieri nella tarda mattinata, per l'arrivo dei musicisti della «Israel Philarmonic Orchestra», che sarà diretta questa sera da Léonard Bernstein a chiusura delle «Panatenee Pompeiane». •Spiacente, non è possibile fornire alcuna informazione sul volo in arrivo». La consegna era quella del silenzio assoluto; gli agenti del posto di polizia dell'aeroporto di Capodlchino lanciavano occhiate nervose e diffidenti. Più di 40 uomini in divisa, con i mitra a tracolla, continuavano a chiedere documenti d'identità ad ogni turista dalla pelle scura. La sala d'attesa e i corridoi d'accesso al check-in erano percorsi in continuazione da poliziotti che trattenevano al guinzaglio i cani «antiesplosivo». Una squadra di artificieri sostava in una saletta del commissariato, pronta all'intervento. Un evento eccezionale. larmonic Orchestra», non;' solo sotto il profilo artistico, ma anche per le misure di sicurezza Imposte dal rischio di attentati terroristici. Poco dopo le 14,30, la presenza della polizia nell'aeroporto di Capodichino si è fatta ancora più assillante. Sulla pista è atterrato un charter dell'Amalia proveniente da Monaco, con i 120 componenti l'orchestra sorvegliati da agenti italiani e da uomini dei servizi di sicurezza israeliani. Tutte le procedure di sbarco sono state espletate sulla pista, dove dunque, l'arrivo di Bernstein e della «Israel Phl- larmonic Orchestra». noa? un bus ha prelevato i musicisti: all'ultimo momento è cambiata la destinazione. Invece che in un albergo di Vietri sul Mare, vicino a Pompei, l'Orchestra ha alloggiato in un albergo cittadino. E il maestro? ^Léonard Bernstein sarebbe dovuto arrivare a Napoli a bordo dello stesso aereo — ha spiegato un affaticato funzionario di polizia —. Poi ha fatto sapere di aver cambiato programma: Ogni informazione è volutamente confusa, ogni programma può subire modifiche all'ultimo momento. • Il maestro Bernstein ha comunicato che l'unica cosa certa sarà la sua partecipazione al concerto*. spiegavano ieri mattina i responsabili dell'ufficio stampa delle «Panatenee», alle prese con i mille problemi insoliti per gente abituata ad organizzare manifestazioni artistiche. Nel tardo pomeriggio s'è poi saputo che il sessantottenne direttore d'orchestra americano è arrivato con il suo jet personale ed è andato in un albergo di Vietri sul Mare. Una prenotazione a suo nome era stata fatta in quattro alberghi. L'imponente macchina del servizi di sicurezza funziona anche tre le rovine degli Scavi di Pompei, splendido scenarlo delle rappresentazioni. Verranno eseguiti in prima mondiale assoluta 1 «Jubilee Games», che il maestro ha composto proprio per celebrare il cinquantesimo anniversario del complesso musicale israeliano. Lo spettacolo verrà ripreso in diretta anche da Raiuno. Il Teatro Grande, dove si terrà il concerto, è stato ispezionato con cura. Per l'occasione, sono state chiuse tutte le vie d'accesso agli Scavi, tranne un cancello oltre il quale è stato collocato un metal detector. Ognuno dovrà $assare JLcontrollo e sarà perquisito a'discrezione di un poco discreto «personale di sorveglianza». Il questore di Napoii ha organizzato un sistema di controllo capillare: poliziotti saranno presenti all'esterno e all'Interno del teatro, in divisa e in borghese. «Gii agenti italiani sono affiancati dagli uomini dei servizi israeliani. Tutto filerà liscio, questo è sicuro, anche se inevitabilmente l'atmosfera non sarà delle più serene; è 11 commento di uno degli organizzatori delle «Panatenee». Fulvio Milone TORINO — Lo chiesa di San Francesco, che aveva di recente ospitato un trio di fratelli viennesi, si è aperta l'altro giorno a un altro complesso di famiglia, e cioè al duo torinese dove il pianista Luciano Giarbella, solista applaudito e animatore del Quartetto di Torino, si è messo da alcuni anni a tirare la volata a suo figlio Federico, flautista ventiduenne, già affermato attraverso vari concorsi. (E se volessero, potrebbero già mettere in campo un più giovane elemento violoncellista). Il programma cominciava con una curiosità, una Sonata di Federico il Grande, re di Prussia, non più che dilettantesca, a dir la verità, ma proseguiva con una splendida Sonata di Haydn, in sol maggiore, da considerare come uno dei maggiori capolavori della letteratura flautistica: vasta, varia per ricche ssa didee plasticamente incisive e sapientemente concatenate. Seguiva, gradita novità, una Sonatina di Sandro Fuga, scritta l'anno scorso per il duo Giarbella (il pianista Luciano è stato allievo di Fuga, e poi maestro di suo figlio Giacomo). Sono tre tempi concisi e bene equilibrati, due nei modi elegiaci e pastorali che Fuga predilige, il terso invece «in modo scherzoso*. Il tutto intriso di tenerezza e di affetto. Tra un paio di mesi Fuga compie ottant'anni. E' stato, ed è, un personaggio eminente della musica a Torino. Speriamo che questa esecuzione sia soltanto un preavviso di quanto si ricorderanno di fare le istituzioni musicali. Il programma si chiudeva con la brillante Sonata di Prokofiev op. 94, che la versione originale per flauto ingentilisce, riducendo un poco la {pungente vivacità che il suono maligno del violino le conferisce. Applausi calorosi al padre, al figlio e allo Spirito Santo, chiedo scusa, a Sandro Fuga che se ne stava anche lui seduto sui durissimi banchi della chiesa di San Francesco. ni. m. TORINO — Grande successo a S. Filippo per Salvatore Accardo, Franco Petracchi e la Chamber Orchestra of Europe. Insieme i due solisti hanno eseguito il Gran duo concertante per violino, con trabbasso e orchestra di Giovanni Botteslni (1821-1889) Léonard Bernstein a Pompei