Traballa il monocolore pci per gli aiuti al Mozambico di Vincenzo Tessandori

Traballa il monocolore pei per gli aiuti al Mozambico Reggio Emilia, 8 comunicazioni giudiziarie per peculato Traballa il monocolore pei per gli aiuti al Mozambico Rassegna il mandato l'assessore alla solidarietà internazionale - Indiziato il fratello del sindaco - La de chiede alla giunta di dimettersi DAL NOSTRO INVIATO REGGIO EMILIA — E' finita male un'altra storia di solidarietà tra i popoli, con sospetti e tanto veleno, con polemiche roventi, soprattutto con un giudice che firma otto comunicazioni giudiziarie per peculato, ma indaga anche per altro. Cosi, il futuro prossimo si annuncia tempestoso, per Reggio, dove i comunisti, che detengono la maggioranza assoluta in Comune, appaiono imbarazzati perché, in questa storia molto italiana, si trovano coinvolti. La vicenda è un grande business dai risvolti finora sfumati. A luglio, dal porto di Ravenna, parte la Chris, un cargo affittato per portare in Mozambico, provincia di Cabo Delgado, quanto è stato possibile raccogliere per aiutare la popolazione: zappe, machetes, accette, catini e secchi in plastica, pentole, lanterne, pale e carriole, anche una gru mobile della portata di 40 tonnellate, migliaia di sacchi di riso. Un carico da 11 miliardi, per gli acquisti ne ha sborsati 3 e 78 milioni il Fai (Fondo aiuti italiani). Ora la magistratura vuol sapere se tutto è stato fatto in modo onesto, e il procuratore della Repubblica. Elio Bevilacqua, sottolinea come l'indagine si presenti complessa. «Lo comunicazione giudiziaria non è un capo d'imputazione», precisa. Poi, però, ricorda come peculato significhi «distrazione di denaro pubblico a profitto proprio o altrui-. E aggiunge: «Non sarà una cosa breve né semplice quest'inchiesta. Qui ci sono interessi politici notevoli, è una cosa molto delicata e molto grave-. Il giudice ha già, sentito undici persone, anche tre di quelle raggiunte dalle comunicazioni. La domanda, posta semplicemente, è sapere se qualcuno si è arricchito con l'affare Cabo Delgado. Mentre l'inchiesta avanza, emergono circostanze particolari e gli inquirenti si trovano ad indagare su società a responsabilità più o meno limitata, personaggi dall'incerto mestiere, situazioni sfuggenti. Per aver ricevuto la comunicazione giudiziaria, Giuseppe Soncini, comunista, assessore al Bilancio e alla Solidarietà internazionale, l'altro giorno ha presentato le dimissioni al sindaco. La giunta deciderà giovedì se accettarle. E la de ha chiesto le dimissioni dell'intera giunta monocolore comunista. Soncini ha dichiarato al sindaco di aver deciso di andarsene «per evitare un'odiosa strumentalizzazione-. Poi, ieri, con una dichiarazione scritta, ha aggiunto: «Mi sembra opportuno ricordare a certa stampa — che in questi giorni ha raggiunto livelli di linciaggio morale del tutto intollerabili — cfte l'iniziativa dell'autorità giudiziaria è stata sollecitata proprio dalla giunta comunale-. Ma non c'è soltanto Soncini in questa stori/, dalla vicenda emerge il profilo di tal dementino Cabrini, definito ora procacciatore d'affari, ora faccendiere, uno con 11 quale, in questo momento, molti preferirebbero non aver avuto a che fare. Lui ha fatto acquistare, con i fondi del Fai per il comitato di solidarietà reggiano «Noi con voi», merce e macchinari dalla Istm, una società a responsabilità limitata fino all'8 settembre intestata ad una casalinga, Tosca Riva, di Albinea, centro a 15 chilometri da Reggio, e oggi intestata a lui stesso. Sempre Cabrini ha affittato la Chris per mezzo miliardo. In Consiglio comunale un imbarazzato Soncini aveva dichiarato che «il signor Cabrini ha collaborato già ad altre iniziative del dipartimento "Cooperazione allo sviluppo" del ministero degli Affari Esteri-. Come dire che era un nome accreditato. Cabrini non si fa trovare. Dicono che attenda con ansia lo sviluppo dell'istruttoria: il giudice gli ha bloccato i beni, e il suo avvocato. Romano Corsi, ha chiesto la revoca del provvedimento. A casa sua, a Brescello. dove venne girato il film Don Camillo, non sanno dove sìa. «Abbiamo sempre lavorato, io da quando avevo 11 anni, e queste son cose che fanno molto male-, dice la madre. Il sindaco, Ugo Benassi. osserva come «forse sul piano organizzativo qualcosa non sia andato nel modo giusto. Chissà, la troppa fretta... In ogni modo sono convinto ancora che Soncini abbia agito correttamente-. E conclude, con prudenza: «Cabrini? E' un semplice collaboratore del comitato, non un consulente. In ogni modo non metto la mano sul fuoco per nessuno, e proprio perché voglio la massima trasparenza in tutta la faccenda ho portato le carte alla magistratura-. Questa vischiosa vicenda ha in qualche modo coinvolto anche suo fratello. Mario Benassi, pensionato, che faceva parte dello staff tecnico di «Noi con voi»: anche lui ha ricevuto una comunicazione giudiziaria, ora è a letto, colpito da broncopolmonite, dicono. Da Roma, lunedì, è atteso l'arrivo del dottor Manigrassi, inviato dal sottosegretario Francesco Forte. Gli verranno mostrati i conti, cercheranno di convincerlo che tutto è stato fatto per il meglio. Però, a quanto sembra, sarà più difficile convincere il magistrato. Vincenzo Tessandori

Luoghi citati: Albinea, Brescello, Ravenna, Reggio, Reggio Emilia, Roma