I Verdi diventano partito di Guido Rampoldi

I Vérdi diventano partito Tutti d'accordo, pur tra molte diffidenze, al convegno di Pescara I Vérdi diventano partito Ma i futuri schieramenti parlamentari restano incerti per l'esistenza di due «correnti» - Una, guidata da Boato, guarda al mondo cattolico e all'area conservatrice; l'altra, più «progressista», vuole incalzare le sinistre DAL NOSTRO INVIATO PESCARA — Un partito verde, rappresentato in Parlamento come i Gruenen tedeschi? Marco Boato mette subito le mani avanti: «Non un partito con un apparato, né l'ultimo partitino della sinistra italiana, la riserva indiana dell'estremismo ecologico. Semmai un gruppo parlamentare sema disciplina di partito, molto variegato, che sappia muoversi con una mentalità maggioritaria'. Di un partito che esprima nelle Camere il movimento verde si parla apertamente, per la prima volta, qui a Pescara, dove Verdi-Verdi e Rosso-Verdi, ecologisti puri e sinistra ambientalista, provano a disegnarsi il loro dopoCernobil. Molte diffidenze ma nessun no pregiudiziale all'ipotesi di seguire l'esempio dei Gruenen. Non è chiaro però a chi sorriderà il sole degli ecologisti nel prossimo futuro e magari ir. campagna elettorale. Al mondo cattolico, senza distinzione alcuna, e all'area conservatrice, come suggeriscono l'altoatesino Alex Langer e il trentino Boato? O all'area «progressista», soprattutto per incalzare i partiti della sinistra sulle tematiche ambientaliste, come vorrebbero socialisti e comunisti eterodossi della Lega ambiente? E' la prima gran Convention del movimento Verde, l'occasione per scoprire tutte le lìngue che parlano gli ecologisti. Bucolici, sentimentali, anti-moderni? Stereotipi, secondo l'indagine compiuta dalla Lega ambiente per tracciare l'identikit del proprio delegato. Il livello di istruzione è medio-alto, l'occupazione nel terziario avanzato: insomma ceti emergenti. L'età molto bassa, tra i 25 e i 30 anni. Grande l'attenzione verso la tecnologia: 42 su 100 hanno un computer o pensano di acquistarlo presto. Al tavolo della presidenza, sotto lo slogan che titola il convegno, «La terra ci è data in prestito dai nostri figlU, tanti ex: due vengono da Lotta continua, due dal pdup, uno del «Movimento» del '77, uno dal movimento femminista, uno dal partito radicale. Reduci senza le nostalgie rancorose del reducismo, e sarà anche per via delle loro cattive esperienze assembleari se questa riesce ad essere un'assemblea atipica, senza mozioni, ordini del giorno, risse verbali. In platea — dove siedono tra gli altri 140 rappresentanti delle Liste Verdi e 150 eletti ai Consigli degli Enti locali — la geografia politica si presenta più complessa. Comunisti e anticomunisti come gli ex giovani liberali della milanese Green-Liberal. Gli Amici della terra e il presidente. Rosa Filippini (radicale? ex radicale? 'Davvero non lo so.). Militanti della campagna antifumo e fumatori che li accusano di giacobinismo. Quelli della Lega per la difesa dall'invasione televisiva, che raccolgono firme per chiedere al Parlamento un giorno alla settimana di silenzio tv, salvo alcuni notiziari. Protezionisti fuoriusciti della società Industriale, post-marxisti, macrobiotici, perfino un vero bonzo che all'ingresso del palazzo dove si tiene il convegno modula il rituale «om». Ma non c'è nulla di folcloristico nelle proposte politiche di cui si discuterà fino a domani. Adesso che il movimento verde si è fatto i muscoli su uno spazio ora conteso da tutti i partiti, su quali terreni lanciarlo? Sentiamo Langer, ex Lotta continua: 'Dovrem¬ mo offrire una sponda a quei ceti rurali e urbanizzati di tendenza conservatrice che restano privi di una rappresentanza politica e culturale dignitosa. Penso all'Italia dei dialetti, anche dell'arretratezza, al Sud e a zone dell'arco alpino, alla nostalgia per i biscotti della nonna, volendo rifarsi a uno slogan pubblicitario. E poi al mondo cattolico: perché non dovrebbe tradurre anche in chiave antinucleare quella sensibilità alla vita dimostrata nella campagna antiaborto?-. •D'accordo in linea di principio», Ermete Realacci, segretario generale della Lega ambiente, avverte però che «non è il c.iso di farsi illusioni, lo dico per esperienza. Sul nucleare abbiamo incalzato Comunione e Liberazione, ma senza risultato*. E poi, si chiedono Chicco Testa e il pretore Gianfranco Amendola (quattromila processi per inquinamento, «ogni tanto un po' di repressione non guasta*), come è possibile camminare insieme al conservatorismo cattolico senza rinunciare a quei valori 'progressisti* o «di sinistra» che appartengono alla cultura ambientalista? -Ma se vogliamo avere una capacità di attrazione — obietta Boato — non possiamo considerarci l'ultima mano di vernice sulla sinistra italiana, anche se il 90 per cento dì noi viene da quell'area. Non credo che le posizioni filonucleari della de rappresentino il mondo cattolico'. LI qualcosa si starebbe muovendo. Boato cita l'esempio di due deputati de legati al movimento popolare che di recente hanno sposato le ragioni degli antinucleari, Langer la •casa di preghiera*, creata da alcuni religiosi nei pressi della centrale di Trino Vercellese e soprattutto la clamorosa sortita antinucleare di un prelato ritenuto ostile alla sinistra tedesca, il cardinale di Colonia, Hoffner. Cosi a Pescara nasce l'idea del partito 'trasversale* sull'esempio dei Gruenen. I quali si presentano per bocca di Norbert Kostede nella direzione dei verdi tedeschi, che invita il movimento a misurarsi con il potere, a costruire un'.élite ecologica*, a conquistarsi t suoi piccoli spazi istituzionali 'nella democrazia dei mass media*, praticandola per modificarla. Guido Rampoldi

Luoghi citati: Colonia, Italia, Pescara