Firme del terrore

I guerriglieri della famiglia Abdallah - Nuove sigle per depistare le indagini - Alleanza con Hezbollah e Jihad islamica Firme del terrore I guerriglieri della famiglia Abdallah - Nuove sigle per depistare le indagini - Alleanza con Hezbollah e Jihad islamica NOSTRO SERVIZIO PARIGI — Dieci morti e 250 feriti, di cui alcuni con grtvvi mutilazioni. E' il bilancio di dodici attentati terroristici con bombe a Parigi e sul treno espresso Paripi-Lione negli ultimi nove mesi effettuati da un gruppo terroristico che si autodefinisce «Comitato di solidarietà con i prigionieri politici arabi e del Medio Oriente». E' probabile che la campagna di attentati aumenti di intensità. A differenza di quanto accade per la maggior parte delle organizzazioni terroristiche, le richieste del Comitato di solidarietà sono chiare e precise: la scarcerazione di tre loro compagni arabi. Sono Georges Ibrahim Abdallah. presunto capo delle «Frazioni armate libanesi» (Fari); Annis Naccache. un libano-palestinese capo del commando che cercò di assassinare Chapour Bakthiar, l'ultimo primo ministro sotto lo scià, a Parigi nel 1980, e Varadjian Garbidijan, nato in Siria capo del comando armeno che attaccò nel 1983 l'aeroporto di Orly uccidendo sei persone e ferendone 55. Ma perchè un gruppo dovrebbe spingersi a tal punto per assicurare il rilascio di un cosi eterogeneo insieme di scopi e ideologie? Chi c'è dietro il «Comitato di solidarietà»? Gli inquierenti sono sempre più convinti che il gruppo terroristico sia semplicemente una copertura delle Fari e che il suo scopo in realtà sia la liberazione di una sola persona — Abdallah — con gli altri due che servono in parte per confondere le idee, in parte come carte di scambio, in parte come gesto d'amicizia verso la prò iraniana Jiad islamica con base in Libano a cui Naccache sembra collegato e verso l'«Esercito segreto per la liberazione dell'Armenia» appoggialo dalle/Stria - "Af/està !aìione Le Fari sono state fondate nel 1980 da Abdallah, un marxista filo palestinese, maronita, proveniente da una piccola enclave cristiana nel Nord del Libano. Il gruppo, costituito in gran parte da membri della numerosa famiglia di Abdal lah. totalizza, compreso il fondatore, non piti di una ventina di membri; secondo altri duecento. Il gruppo ha scopi vaghi, ma è chiaro dal bersagli prescelti per i suoi attacchi in Francia e in aitre parti d'Europa che è motivato dall'odio verso Israele e verso «l'imperiali smo» americano. E' questo l'anello che lo lega con gli altri gruppi terroristici di estrema sinistra, in particolare le Brigate Rosse italiane con cui si addestrò Abdallah nel '79 e la francese Action Dlrecte e la Frazione Annata Rossa tedesca. Nell'ottobre dell'84 Abdallah fu arrestato dopo essersi presentato alla stazione di polizia di Lione, spacciandosi per algerino, per chiedere la protezione della polizia perchè aveva paura di essere nel mirino del Mossad. il servizio segreto israeliano, che secondo quanto lui affermava cercava di ucciderlo. La polizia francese rapidamente scoprì il rapporto di Abdallah con le Fari, fu arrestato e accusato di possesso di documenti falsi e di far parte di una «associazione criminale». Cinque mesi dopo, il 23 marzo 1985, Gilles Peyrolles. direttore dell'Istituto Culturale francese nella città libanese di Tripoli, fu sequestrato da marxisti maroniti più tardi identificati come componenti delle Fari, compresi due fratelli di Abdallah, che immediatamente iniziarono trattative con il governo socialista francese di allora per uno scambio tra Peyrolles e Abdallah. L'accordo fu raggiunto e pochi giorni dopo Peyrolles era di nuovo libero. Ma la Francia si tirò indietro, avendo nel frattempo scoperto armi in un vecchio appartamento di Abdallah a Parigi. Fra queste furono individuati i fucili utilizzati nell'uccisione a Parigi nel 1982 di Charles Ray. addetto militare dell'ambasciata americana, e di Yacov Barsimantev. un diplomatico israeliano. L'ira americana L'arresto di Abdallah, unitamente all'arresto in Italia un mese più tardi di una coppia di altri capi delle Fari, sembrò dare il via all'attività del gruppo terroristico fino all'apparizione all'inizio di quest'anno del gruppo finora sconosciuto del Comitato di solidarietà. Si ritiene che siano semplicemnte le Fari sotto una nuova veste, forse con l'inserimento di nuovi elementi frutto di una alleanza tattica con la Jiad islamica, il gruppo che tiene in ostaggio almeno tre francesi, in •Lìb"àrio-é-tori ìàrpiùUSZbollalv il^Qarttto, fonda-j •rheritaHsta' islamico- Quando Jacques Chirac. leader del partito neogollista, sale al potere nel marzo di quest'anno, il suo primo atto come primo ministro è stato di visitare il Centro commerciale negli Champ Elysées dove, cinque giorni dopo la sua inaugurazione, è esplosa una bomba uccidendo due persone e feren done 28. Scambio mancato Poi segui un intervello di calma, durante il processo ad Abdallah che fu conciari nato solo a quattro anni di carcere. I suoi due complici, meno importanti, sono stati condannati in Italia a 15 e 16 anni di reclusione. Essendo In prigione dall'otto bre '84 vorrebbe dire che gli potrebbe essere applicata la liberazione condizionale il 24 ottobre '86 avendo scontato la sua condanna. Gli americani si sono infuriati e subito hanno avviato un procedimento legale contro Abdallah per complicità nell'assassinio di Ray. Sembra certo ora che il governo Chirac avesse orevisto una specie di accordo che comprendeva la libera¬ zione di Abdallah. Fot se fu un sospetto cambio di posizione da parte della Francia o forse le Fari hanno pensato che le trattative erano tirate troppo in lungo. In ogni caso, da questo mese cominciarono gli attentati con le bombe con una maggiore ferocia che in passato: due morti e circa 100 feriti in otto giorni. Tutti gli attentati sono stati rivendicati dal Comitato di solidarietà arabo. Gli attentatori dicono che il Palazzo dell'Eliseo è il loro ultimo obiettivo. Qualsiasi tentativo in passato il governo abbia fatto di barattare la fine degli attentati con la liberazione di Abdallah. ora questa è fuori discussione. Sarebbe un ingiustificabile prova di debolezza da parte di un partito che ha conquistato il potere sotto l'insegna del motto «legge e ordine». L'opinione pubblica per ora è determinata nel rifiutare qualsiasi accordo. Inoltre la liberazione di Abdallah non è più completamente nelle mani del governo. Le accuse di omicidio sono ancora in sospesso e c'è ora anche una richiesta di estradizione da parte dell'Italia, che chiede Abdallah in relazione all'assassinio a Roma nel febbraio dell'84 di Leamont Hunt. il comandante del Contingente internazionale di pace nel Sinai. Perchè allora i terroristi continuano nei loro attacchi pur rendendosi conto che ora sono controproducenti? C'è forse un collegamento più importante con la politica francese in Medio Oriente. Contro L'Unifil Una alleanza tra marxisti maroniti e i fondamentalisti dell'ala destra di Hezbollah sembra improbabile. Da un lato entrambi hanno inresse nel far si- che le forze francesi se ne vadano dal [Libano, J Vjf SII 'Xi Il Comitato di solidarietà non ha fatto richieste specifiche alla Francia di andarsene dal Libano. D'altro lato la settimana scorsa ha accusato la Francia di aver cordinato le sue linee di azione con quelle degli -aggressori imperialisti americani-, E' stato detto che la Francia deve incolpare se stessa per questa situazione a causa del suo coinvolgimento nel Libano e più in generale nel Medio Oriente. I tre terroristi hanno tutti dichiarato che i loro attentati non hanno riferimento diretto con la Francia o la politica francese in Medio oriente. Se da una parte Comitato di solidarietà e Fari hanno davvero stipulato una alleanza con la Jiad e Hezbollah. allora non si riesce a vedere la fine degli attentati fino a quando resteranno in Libano le truppe francesi. Ma fino a che la polizia francese non cattura uno i terroristi e ottiene da lui le informazioni necessarie, tutte le ipotesi restano aperte. Diana Geddes Copyright «The Times» e per l'Italia < I .1 Stampa»