Peres, un congedo con applausi di Giorgio Romano

Secondo gli accordi il 14 ottobre lascerà la carica a Shamir - Nei sondaggi laboristi in ascesa Peres, un congedo con applausi Secondo gli accordi il 14 ottobre lascerà la carica a Shamir - Nei sondaggi laboristi in ascesa NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Con la visita negli Stati Uniti e in Canada Shimon Peres ha concluso la sua attività dì primo ministro. Lascerà la carica il 14 ottobre quando, secondo gli accordi, cederà il posto al ministro degli Esteri Itzhak Shamir, del Llkud, e a sua volta ne assumerà il portafoglio. Peres ha ottenuto notevoli successi nel biennio di carica. La sua attività è stata frenetica nell'ultimo periodo con il viaggio in Marocco per 1 colloqui di Ifraiie con re Hassan II, 11 tentativo di riallacciare rapporti consolari con l'Unione Sovietica attraverso gli incontri a Helsinki, il ristabilimento delle relazioni diplomatiche con il Camerun, preludio di una ripresa delle relazioni con i Paesi dell'Africa nera Interrotte da tredici anni dopo un periodo di intensa cooperazione. Infine le intese per l'arbitrato su Taba e l'incontro col presidente Mubarak, senza il quale il viaggio in Usa avrebbe perso gran parte della sua importanza. Nessuno si illude che gli incontri di Alessandria abbiano risolto il contenzioso con l'Egitto, ma la normalizzazione del rapporti, il ritorno dell'ambasciatore egiziano a Tel Aviv, il ripristino di vincoli commerciali e culturali sono elementi positivi. Rimangono molti punti oscuri, dal momento che la speranza di coinvolgere re Hussein di Giordania nelle trattative di pace è ancora lontana e la questione palestinese resta il punto cruciale non risolto della situazione mediorientale. La visita a Washington di Peres, accompagnato dal ministro della Difesa Rabin, è servita a sottolineare gli stretti vincoli tra i due Paesi, importanti anche In vista della rotazione del mese prossimo che preoccupa gli americani più di quanto Washington ammetta. Reagan congedandosi da Peres ha detto che -il primo ministro è un amico importante, un grande statista e il portavoce della pace, il leader di un Paese col quale gli Usa hanno vincoli profondi e speciali- e ha aggiunto che -nessuno ha fatto più di Peres per accelerare il processo di pace-. La visita è stata interesante non solo per le relazioni bilaterali ma anche perché l'amministrazione americana ha accettato l'idea di una conferenza internazionale per il Medio Oriente, a cui finora si era opposta. Il premier non ha potuto incontrare come sperava Schevardnadze, ma non è escluso che nei prossimi giorni Shamir che parteciperà all'assemblea generale dell'Onu abbia uh colloquio con il minlsro degli Esteri sovietico. Risultati positivi anche all'interno. Nonostante scontri e accuse tra i maggiori partiti della coalizione e dubbi sulla capacità del prossimo governo di funzionare, una recentissima indagine demoscopica dell'Istituto Smith, rivela che Peres è il più popolare tra gli uomini politici e la sua opera è approvata dal 77 per cento degli intervistati (il 15 per cento in più dello scorso anno). Rabin è al secondo posto e la sua attività è apprezzata dal 70 per cento delle persone interrogate. Nell'ipotesi di elezioni politiche, secondo l'indagine, 1 laboristi otterrebbero oggi 42 seggi alla Keneseth (cor tro i 39 del 1984), il likud 28 (C6), i partiti religiosi 10 (un po' meno del 1984), Tehiya 6 (4), il movimento per i diritti del cittadino 4 o 5 (2), Shinui 2 (1). Kach 2 (1), il Mapam e il centro liberale un seggio ciascuno. Gli incerti sono il 3 per cento degli interrogati. In confronto a un sondaggio del marzo scorso i laboristi hanno guadagnato 2 seggi 6 ' Giorgio Romano