Solo la dc sdrammatizza di Luca Giurato

Solo ia de sdrammatizza Dopo rincidente del governo sulla legge finanziaria Solo ia de sdrammatizza H pri: «Gravi motivi di allarme» - Il psi: abolire il voto segreto - Elenco ufficiale degli assenti ROMA — I repubblicani temono che il governo possa cadere da un giorno all'altro e, dopo quanto è accaduto mercoledì scorso alla Camera sulla Finanziaria, affermano che una maggioranza che si salva per due voti di fatto «è inesistente». I socialisti sono d'accordo anche se non lo dicono in modo esplicito; da ieri, | il psi ha ,peir^:,ri(laflciaj.9i in grande stile la campagna per l'abolizione del voto segreto, pur sapendo che su una questione cosi delicata metà della de potrebbe schierarsi con le opposizioni mandando cosi in pezzi il pentapartito. Anche socialdemocratici e liberali temono il peggio e i loro leader continuano ad affermare che va fatto tutto il possibile per evitare una crisi. Gli unici che sdrammatizzano sono i de: Forlani e Bo- drato hanno detto che il voto sulla Finanziaria non ha significato politico. Ma tutti sanno che la de ha interesse a buttar acqua gelida sul fuoco almeno sino a quando l'incendio non si rivelerà indomabile. Anche al Festival dell' Unità di Milano Spadolini ha espresso comprensione per la de, sino a beccarsi una bordata di fispbi quando ha detto di rifiutarsi di -attaccare la de a tre palle un soldo-. Ma un governo appena nato, salvo per soli due voti, e poi tenuto in scacco dal pei su una questione importante come quella dello scudo spaziale, è uno spettacolo deprimente, di fronte al quale il leader del pri ha deciso che sarebbe un grave errore politico minimizzare, o addirittura tacere. Sulla Voce repubblicana di oggi. Spadolini denuncia «grani motivi di allarme- e afferma che la maggioranza parlamentare non ha retto al primo urto, né sulla Finanziaria né sullo scudo. «Una maggioranza che non avverte neanche il richiamo dei grandi temi di politica estera e della sicurezza non è degna del nome — precisa con amarezza. Spadolini-777.; Qualche mese fa, per giustificare,.il disagio della maggioranza e l'allargarsi del fenomeno indegno dei franchi tiratori, si diceva che non c'era stato "il ricambio dei sottosegretari". Era un argomento avvilente, ma molti giornali gli attribuivano un valore straordinario-. Dopo la crisi, continua il leader del pri, il ricambio c'è stato e molto ampio, soprattutto nei partiti maggiori. C'erano dunque i presupposti per rasserenare gli animi e l'atmosfera. Invece, le manovre autunnali dimostrano il contrario: -Il pentapartito Ita un senso e una ragione solo se si misura con i problemi, che sono gravi e complessi-. Per evitare che il governo si riduca davvero a un castello di carta che può essere abbattuto dalle prime brezze autunnali, il Parlamento deve subito votare la fine del voto segreto. Lo sostiene, sulVAvanti di oggi, l'on. Spini, d'accordo con Craxi e con tutti i leader del suo partito. -E' ora di abolirlo. La ricomparsa dei franchi tiratori sta Il a dimostrarlo. L'opinione pubblica è disorientata e ulteriori elementi di discredito cadono sul Parlamento-. Secondo Spini, le resistenze ad abolire il voto segreto si annidano soprattutto nella de e nel pei: -La conflittualità della de verso il governo Craxi credo non sia stata del tutto superata nonostante l'accordo che, in agosto, ha dato vita al secondo ministero a guida socialista-. Nella maggioranza c'è dunque tensione. Per La Malfa, De Mita si dovrà convincere che la staffetta non c'è. Se a marzo si aprirà la crisi di governo, o si andrà alle elezioni maggio, oppure la de sarà costretta a chiedere a Craxi di restare a Palazzo Chigi Un altro repubblicano, il ministro Manina, sembra meno pessimista e. a conforto delle sue tesi sdrammatizzanti, rivela che i franchi tiratori nella votazione di mercoledì, sarebbero stati solo 10. Cen tosette, invece, gli assenti. Ecco, secondo il ministro, la percentuale delle presenze: de, 67,25 per cento; psi: 58,20: pri: 68.96; psdi: 58.20; pli: 68.75; pei: 91,40. Luca Giurato

Persone citate: Craxi, De Mita, Forlani, La Malfa, Manina, Spadolini

Luoghi citati: Roma