Operazione contras in Angola

Operazione contras in Angola La Camera Usa approva piano d'aiuti segreti ai ribelli di Luanda Operazione contras in Angola Per 20 miliardi di lire - B movimento antimarxista di Savimbi è appoggiato dal Sud Africa DALLA REDAZIONE DI WASHINGTON WASHINGTON — All'apice del confronto sul Sud Africa al Congresso e sulla Namibia all'Onu, il Presidente americano ha ottenuto che vengano erogati aiuti militari segreti per 15 milioni di dollari, oltre 20 miliardi di lire, al movimento ribelle dell'Angola Unita, che è appoggiato dal regime di Pretoria. Washington è cosi Intervenuta direttamente nel conflitti dell'Africa meridionale, rovesciando la sua politica di neutralità degli ultimi dieci anni, e aprendosi a conseguenze imprevedibili. Soltanto nell'85 il Congresso ha revocato la legge che proibiva aiuti militari M'Unita. L'assenso alla decisione di Reagan è giunto al termine di un aspro dibattito alla Camera che ha visto i deputati spaccarsi In due: 229 a favore del capo dello Stato, 186 contro. Al Senato, che è controllato dal repubblicani, non si prevedono ostacoli. Invano numerosi parlamentari de mocratici hanno ammonito che gli Usa non possono appoggiare gli amici del Sud Africa, e che l'Angola potrebbe diventare un altro Nicaragua o un altro Vietnam. I reaganauti» hanno ribattuto che in Angola combattono 35 mila cubani. Reagan aveva stanziato 115 milioni di dollari a febbraio, in occasione di una visita a Washington del leader delVUnita, Jonas Savimbi. Il Presidente aveva equiparato gli aiuti al ribelli angolani a quelli al ribelli afghani e nicaraguensi. Ieri, la Camera è stata chiamata ad approvarne l'erogazione: respinto un primo tentativo di aprire un pubblico dibattito, ha detto si alle forniture militari clandestine a Savimbi. Ha però rinviato di alcune settimane il dibattito sulle forniture ai contras, i ribelli antisandinisti, che ammontano a 100 milioni di dollari. Rispondendo alle domande dei giornalisti, i portavoce del Dipartimento di Stato hanno smentito che questo sia il preludio a un coinvolgimento delle forze armate Usa nell'Africa meridionale: hanno sostenuto che Washington persegue 'la democratissasione dell'intera area», di cui la fine dell'apartheid a Pretoria e la fine della dittatura marxista in Angola sono due aspetti. Gli Stati Uniti, hanno aggiunto, vogliono anche l'indipendenza della Namibia, ma con la certezza che il Paese non cada in mano sovietica. La vittoria di Reagan sul\'Unita non comporta affatto un successo analogo sul caso del Sud Africa: il Presidente rischia di perdere, tra pochi giorni, il braccio di ferro con il Congresso. Camera e Senato si sono messi d'accordo per una serie di dure sanzioni, e sono in grado di superare un suo eventuale veto. Per evitare il peggio, Reagan dovrebbe accettare una parte del pacchetto e cercare una via di uscita a Pretoria: per questo, alla fine del mese, il segretario di Stato Shultz andrà in Sud Africa.

Persone citate: Jonas Savimbi, Reagan, Shultz