Chiuso il capitolo Asylanten

Berlino Est chiede il visto agli stranieri in transito per l'Ovest (e fa un regalo alla Spd) Chiuso il capitolo Asylanten Berlino Est chiede il visto agli stranieri in transito per l'Ovest (e fa un regalo alla Spd) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Finalmente un argine contro l'alluvione degli Asylanten: dall'inizio di ottobre la Ddr chiude la valvola berlinese, da cui si è riversata finora nella Repubblica federale una massa di cercatori di asilo politico provenienti dal Terzo Mondo. E' la fine di una specie di incubo, per la Germania ormal percorsa da ventate d'insofferenza xenofoba. Ma è anche un regalo, un prezioso regalo politico della Ddr all'opposizione socialdemocratica, a quattro mesi dalle elezioni federali. E' stato Infatti Johannes Rau, capo del governo nel Nord Reno-Westfalia e candidato Spd alla Cancelleria, ad anticipare ieri l'annuncio ufficiale di Berlino Est. Il problema degli Asylanten, ha detto Rau, lo ha negoziato con 1 tedeschi orientali Egon Bahr, esponente socialdemocratico molto vicino al presidente del partito, l'ex cancelliere Willy Brandt, il governo di Bonn è stato tenuto costantemen¬ te Informato dei contatti In corso. L'accordo consiste, molto semplicemente, nella decisione delle autorità tedescoorientali di richiedere, agli stranieri in transito da Berlino, 11 visto per la Repubblica federale. Era quanto chiedeva Bonn, era quanto chiedevano, su sollecitazione di Bonn, le tre potenze occidentali garanti dello statuto di Berlino: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna. Non c'è contropartita finanziaria, annuncia il portavoce socialdemocratico Wolfgang Clement. Di una contropartita finanziaria si era parlato a più riprese, nel corso della lunga vicenda. Anche perché c'erano dei precedenti: l'anno scorso, per esempio, la Ddr aveva accettato di bloccare 11 flusso del profughi tamil attraverso Berlino in cambio di una generosa linea di credito da parte federale. Un giornale specializzato In indiscrezioni, l'amburghese Bild, aveva anche sparato la cifra: un miliardo e mezzo di marchi, un po' più di mille miliardi di lire, e il problema dei profughi sistemato una volta per tutte. il governo di Bonn prende atto della buona riuscita dell'operazione Bahr, nascondendo a malapena un certo imbarazzo. Ovviamente, anche 11 governo aveva In corso una sua trattativa: ancora pochi giorni fa Wolfgang Schauble, sottosegretario alla Cancelleria, era andato a Berlino Est e vi aveva Incontrato, senza risultati visibili, 11 presidente Erich Honecker. E' chiaro, del resto, che le pressioni governative, cosi come quelle degli alleati, devono avere avuto 11 loro peso sulla felice conclusione della vicenda. Non è infatti un mistero che la prosecuzione del dialogo Intertedesco, e soprattutto dei suoi contenuti economici e finanziari, è essenziale per la Ddr. Più volte 11 cancelliere Kohl aveva connesso, parlando della questione Asylanten, la prospettiva di una mancata soluzio¬ ne a un allentamento di quei legami. Negoziando l'accordo con l'opposizione federale. Berlino Est ha conservato 1 vantaggi politici e economici del dialogo intertedesco, al tempo stesso dando una mano alla Spd. Il flusso dei cercatori di asilo viene cosi bloccato quando stava per raggiungere, nell'anno, la cifra record di centomila persone. Anche se soltanto una minima parte di costoro avrebbe ricevuto, di fatto, lo status di rifugiato politico, il problema restava ugualmente grave. Infatti possono passare anni prima di una decisione inappellabile: e nel frattempo la pressione dei continui arrivi poteva diventare incontrollabile. La destra aveva proposto, per risolvere il problema alla radice, di modificare le norme costituzionali sul diritto di asilo. L'intesa trionfalmente annunciata da Rau e confermata a sera da Berlino Ovest elimina la necessità della soluzione traumatica. a. v.

Persone citate: Bahr, Egon Bahr, Erich Honecker, Johannes Rau, Kohl, Willy Brandt, Wolfgang Clement, Wolfgang Schauble