Parigi medita la risposta di Enrico Singer

Parigi medita la risposta Assassinato ieri a Beirut l'attaché militare francese Parigi medita la risposta Mitterrand rientra dall'Indonesia: vertice nella notte con Chirac - Il Premier promette una azione «fulminante», «le prove non tarderanno» - Dieci morti e 200 feriti negli ultimi attentati PARIGI — Beirut dopo Parigi. L'attacco dei terroristi mediorientali contro la Francia diventa incrociato. L'addetto militare francese è stato assassinato, Ieri mattina, nella capitale del Libano. Un agguato che segue di poche ore il massacro di Montparnasse: un altro choc in una giornata che era passata, almeno, senza bombe. E di fronte a un'opinione pubblica sempre più scossa e disorientata, il primo ministro Chirac, in un discorso trasmesso in tv a reti unificate, ha chiesto a tutto 11 Paese di •rimanere calmo e unito- e ha promesso che il governo impiegherà -ogni mezzo- per battere l'offensiva micidiale degli assassini. In una conferenza stampa all'Hotel de Ville, Chirac era stato più duro. Aveva minacciato una «risposta fulminante e senza debolezze- contro chi manovra e appoggia i coTrt/Tiandos che hanno sferrato la -sporca guerra- contro la Francia. Ma se Parigi lascia intendere di essere pronta a una rappresaglia contro i veri padrini dei terroristi, avverte anche che attenderà di avere le prove dei collegamenti. Secondo Chirac, -le prove non tarderanno-. Tuttavia, per ora, i tentativi di dare un volto agli assassini che hanno già ucciso dieci persone e ne hanno ferite più di duecento nelle strade della capitale, e quelli per ricostruire la trama che li muove, non sembrano fare progressi. E ogni mossa azzardata potrebbe allontanare la fine dell'incubo: potrebbe creare nuove vendette. La trama, comunque, esiste. Ed è certamente più vasta di quanto piccoli gruppi (le Frazioni armate rivoluzionarie libanesi) e misteriose sigle (Comitato di solidarietà con 1 prigionieri politici arabi, o Partigiani del diritto e della libertà) vorrebbero far credere insistendo nella loro richiesta di libertà per 11 caro delle Fari, Georges Ibrahim Abdallah, detenuto in Francia dall'84. A Parigi si comincia ad ammettere che il ricatto investe tutta la politica e il ruolo francese in Medio Oriente. Quanto è successo ieri In Libano lo dimostra. L'assassinio dell'addetto militare dell'ambasciata, il colonnello Christian Goutierre, e un attacco con razzi katjusha contro una postazione del contingente francese dei «Caschi blu», a 80 chilometri a Sud di Beirut, con un sol dato ferito. Il colonnello Goutierre è stato ucciso da un killer con tre colpi di pistola alla testa. Era appena sceso, in abiti civili, dalla sua auto con la Enrico Singer (Continua a pagina 2 In quarta colonna) Beirut. Un militare spiega com'è avvenuto l'assassinio: a terra la lunga striscia di sangue lasciata dalla vittima (Ap)

Persone citate: Chirac, Christian Goutierre, Georges Ibrahim Abdallah, Mitterrand