L'attaccante segna due volte poi tocca a Serena - Nella ripresa reti di Cabrini e ancora del danese ,di Vignola e di Briaschi

COPPA CAMPIONI L'attaccante segna due volte, poi tocca a Serena - Nella ripresa reti di Cabrini e, ancora, del danese, di Vignola e di Briaschi Juventus-Valur 7-0 JUVENTUS: Tacconi 6,5; Favero 6,5. Cabrini 6,5; Manfredonia 7, Brio 6,5, Scirea 6,5 (57' Soldà 6) ; Briaschi 6,5, Mauro 7, Serena 7 (72' Vignola 6,5), Platini 7,5, Laudrup 8. VALUR: Hreidarsson 5; S. Kristiansson 6, Magnusson 6; Petursson 6, A. Kristiansson 6, Thrainsson 6; Jonson 6, Sighvantsson 6,5, Valsson 6, O. Gudmundsson 6, Sigdumsson 6,5. Arbitro: Azzopardi (Malta) 7. Reti: 19", 22' e 65' Laudrup, 43" Serena, 60' Cabrini, 72' Vignola, 78' Briaschi. Note: Spettatori 241.073.000. paganti TORINO — La Juventus ha aperto con una goleada, come da copione, la sua quattordicesima presenza in Coppa dei Campioni ed è già negli ottavi di finale: la trasferta di Rejkjavik si trasforma in una gita. I dilettanti del Valur. vichinghi venuti dal ghiaccio, si sono... disciolti dopo 19' e la Juventus è dilagata con un punteggio, 7-0, che ha pochi precedenti, per i bianconeri, in Europa. Per valutare la consistenza degli avversari, basti pensare che il Valur ha impegnato Tacconi per la prima volta in una parata-gol aU'8T. E' stato Laudrup il mattatore della Juventus a trazione anteriore: contro i .cugini» scandinavi ha realizzato la sua prima tripletta nella massima competizione continentale. Serena, Cabrini, Vignola e Briaschi gli altri marcatori ma l'ispiratore di molte azioni è stato Michel Platini (insieme con il bravissimo Mauro) che ha cercato invano di segnare la 100* rete italiana in gare ufficiali. «Le roi» ha comunque contribuito a dare spettacolo ai 19 mila fedelissimi che erano accorsi allo stadio Comunale. Il pubblico si è divertito e non ha lesinato gli applausi. Non sembrava, però, di respirare il clima di Coppa dei Campioni ma quello di un'amichevole a carattere internazionale anche se la curva Filadelfia, fischiando prima ed applaudendo poi gli islandesi durante il «riscaldamento», aveva tentato di creare l'atmosfera della competizio 18.518 per un incasso di ne vera. Accusata di essere un po' troppo avara sul piano dello spettacolo, anche se assai efficace a Udine, la Juventus adottava una formula estremamente offensiva, anche in considerazione del modesto valore degli avversari, un disinvolto esperimento che Marchesi aveva già abbozzato in agosto a Copenaghen con il Frem nell'ultima mezz'ora. Una Juventus molto sbilanciata (improponibile in campionato) che faticava un po' a trovare le equidistanze per evitare le ammucchiate e i rischi di contropiede. Platini, inizialmente, agiva da centravanti «alla Hidegkuti» fra Serena e Briaschi, alternandosi con Laudrup a tenere i collegamenti tra le punte ed il centrocampo dove Mauro faceva la mezz'ala e Manfredonia il mediano. I campioni d'Italia si avventavano verso la porta di Hreidarsson, colpivano l'esterno rete (2') con Briaschi, ma si lasciavano tradire dalla voglia di strafare. Ed 1 «falchi» islandesi, fisicamente ben dotati e tecnicamente un po' meno sprovveduti di qulizaafl'ail stvota quanto si pensasse alla vigilia anche se privi di esperienza e tatticamente ingenui, si affacciavano minacciosi nell'area bianconera, sfiorando il gol al 7' con un colpo di testa di Sighvantsson che sorvolava la traversa. Immediata la replica della Juventus ma Serena, su assist di Laudrup, sparava fuori bersaglio da distanza ravvicinata. Per sbloccare il risultato ci voleva un autentico capolavoro di Michael Laudrup al 19'. L'asso danese vedeva Hreidarsson fuori porta e, da oltre 25 metri, con uno «shoot» di destro, insaccava a fil di traversa nei pressi dell'Incrocio dei pali. Tre minuti dopo Laudrup concedeva il bis: pescato in profondità da uno stupendo lancio di Platini, cambiava passo, mirava e insaccava a mezz'altezza a fil di palo. Ancora Laudrup, su azione Impostata da Mauro abile a destreggiarsi anche come interno, offriva a Serena un invitante pallone che 11 compagno dirottava a lato (28'). Sullo slancio, Laudrup, il migliore in campo, crossava per la testa di Serena ma la conclusione era imprecisa. Il pallo| ne, reso viscido dalla piogge- rella, aveva tradito il «bomber» juventino. La sfortuna negava U gol a Serena (40'), quando di testa scuoteva la traversa su punizione di Platini: sul rimpallo, Briaschi e Cabrini si ostacolavano e l'occasione sfumava. Si giocava a senso unico, nella metà campo del Valur che, alla distanza, calava vistosamente. Serena si riscattava al 43'. Raccoglieva un suggerimento di Platini, approfittava di una «dormita» della difesa e firmava 11 3-0 con un tocco ravvicinato, a tu per tu con 11 portiere. Nella ripresa, pensando al prossimo turno contro l'Avellino, la Juventus rallentava 11 ritmo, attaccando a folate. Platini provava da lontano, poi toccava a Laudrup Impegnare Hreidarsson. Cabrini «lisciava» su passaggio di Platini e si riscattava al 60' centrando il poker con una rasoiata di sinistro, dalla lunetta, che accarezzava il montante prima di finire in rete. Intanto (57'), Soldà era subentrato come libero a Scirea. Cabrini diventava capitano. Anche Platini cercava il gol ma il suo pallonetto di testa finiva sul fondo. Era la serata di Laudrup che otteneva la cinquina (65') con un tocco vellutato di destro, su perfetto passaggio filtrante di Mauro. Al 70' un po' di gloria anche per Vignola che dava 11 cambio a Serena. Due minuti dopo 11 «professorino» traduceva In gol, con un perfetto colpo di testa, un bellissimo cross di Briaschi, 11 quale, a sua volta, chiudeva la serie al 78'. E sette. Nel finale anche Tacconi, che aveva fatto da spettatore, diventava protagonista di un intervento decisivo (81'): di piede respingeva con prontezza di riflesso un tiro-gol ravvicinato di Sigdumsson e usciva imbattuto nell'«ouverture» europea. Brano Bernardi Torino. Serena approfitta di un bel passaggio di Platini per mettere a segno la terza rete bianconeraI ii d t i ll