«Mayflower Madam», una biografia del piacere

«Mqyflower Modem», uno biografia del piacere Le confessioni di Sydney Biddle Barrows, discendente dei Padri Pellegrini, first lady della prostituzione newyorkese «Mqyflower Modem», uno biografia del piacere DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Il primo giorno è andato a ruba: ci si aspettava, se non una sorta di Decamerone — l'autrice dopotutto appartiene alla più antica nobiltà americana — almeno una cronaca salace della vita in un bordello di gran lusso. Ma già il secondo giorno c'era chi storceva il naso: «Mayflower Madam», la biografia tanto attesa della più celebre tenutaria di case d'appuntamento degli Stati Uniti, di boccaccesco ha poco o nulla. Semmai, è una pudica carrellata sui costumi sessuali dei ricchi newyorchesi e insieme un manuale per future imprenditrici: strettissimo è il riserbo sull'identità dì ehi frequentava le ragazze, e gelido il resoconto degli incontri. «Mayflower Madam» tuttavia rimarrà un best seller. Il motivo: è scritto — in collaborazione con William Novak a cui si deve il trionfo della biografia di lacocca, il capo della Chrysler — dalla first lady della prostituzione Usa, Sydney Biddle Barrows, 34 anni, discendente dai primi «pilgrims» inglesi che coloniz¬ Sydney Biddle Barrows, 34 anni, «Mayflower Madam» (Tel.) zarono l'America. Il titolo del libro, anzi, viene dal nome della nave che portò nel Nuovo Mondo il più illustre antenato dell'intraprendente signorina: William Brewster, un pastore protestante, le cui ossa si stanno sicuramente torcendo nella tomba. Poiché, noblesse oblige, Sydney Biddle Barrows medita di trarre un film dalle proprie esperienze: ha già firmato un contratto con la Cbs. Per la bionda esponente dell'aristocrazia Usa, sempre molto elegante, dai modi irreprensibili, uscire allo scoperto non è stata una scelta personale. Nell'ottobre dell'84, quando il padrone di casa scoprì le ragioni del via vai nel suo appartamento, e la denunciò alla polizìa, la sua foto apparve su tutti i giorna He a tutte le tv. Sydney Biddle Barrows usava uno pseudonimo, ma uno spasimante deluso ne declinò le generalità al New York Post: lo scandalo fece subito epoca. Al processo, la gente si mise in coda all'alba per non perdere le udienze: la «madama» se la cavò con una multa di 5 mila dollari, 7 milioni e mezzo di lire circa, perché — disse il giudice — non c'erano state vittime. «Mayflower Madam», Arbor House editrice, 20 dollari incluse le tasse, 30 mila lire, racconta dell'ingresso di Sydney Biddle Barrows nel mondo della prostituzione, della sua scalata al vertice e della sua caduta (è stata espulsa dal Chota della nobiltà americana, insieme con la madre: il sangue blu non è tanto clemente quanto la giustizia). La giovane donna rimase folgorata quando, alla ricerca di un impiego, si vide offrire un posto di «accompagnatrice» degli uomini d'affari in visita a New York: constatò in fretta che tra le prestazioni richieste le più importanti erano amorose, e che la massima percentuale dei guadagni andava non alla manodopera ma al datore di lavoro. Queste agenzie, chiamate «escort service», servizio di scorta, pullulano nelle metropoli statunitensi. Le più quotate impiegano solo ragazze avvenenti e educate, studen¬ tesse, attrici in attesa del successo, impiegate che vogliono arrotondare lo stipendio. Sydney Biddle Barrows stabilì rigide norme di comportamento, una tariffa alta, 175 dollari l'ora, su cui tratteneva «appena» 75 dollari, e garantì ai clienti discrezione assoluta. Non accettava contanti: il pagamento era in carte di credito e la ragazze portavano la macchinetta nella borsa. Nessun uomo entrava nel suo appartamento. «Cachet» — come fu battezzata l'agenzia — fruttò ben presto 50 mila dollari l'anno, 75 milioni di lire, alla nobildonna: il fisco, che sta indagando, sostiene che fruttava dieci volte tanto. Telefonavano i baroni della finanza da Wall Street, quelli della televisione dalla Sesta Avenue, i ministri e i sottosegretari dalle Nazioni Unite. «I miei recapiti telefonici — si è vantata Sydney Biddle Barrows — sono 1 più esclusivi degli Stati Uniti». La clientela era galante: le ospiti venivano portate al teatro, oppure a cena, o a un ricevimento, e si fermava¬ no poi per un paio d'ore nella notte. Nessun incidente turbò mai l'andamento degli affari. La nobildonna ha confidato a William Novak che «se facessi alcuni nomi salterebbe in aria mezzo establishment». Per il 60 per cento, i signori che chiamavano erano sposati, «e non volevano soltanto sesso, ma anche compagnia». I loro gusti erano ortodossi: i pochi «pervertiti» ricevettero un drastico rifiuto. L'agenzia «Cachet» faceva un'unico eccezione —potenza dei petrodollari — per i principi e i miliardari arabi: «Era difficile controllare che cosa succedeva perché ordinavano le ragazze come si ordinano le pizze per le feste, a dozzine». Incidentalmente, il personale era numeroso: 180 giovani, sempre disponibili, «motivate non soltanto dal denaro ma anohe dall'avventura». William Novak, che ha intervistato due delle giovani, afferma che nell'agenzia era fortissimo lo spirito di corpo. La «madama» veniva rispettata come un bravo «boss» o amata come una sorella. «Non ho trovato né cinismo né volgarità» dice lo scrittore. «Certo, non si trattava di vestali. Lei le aveva persuase che era tutto questione di misura, che non era un mestiere disprezzabile». Il movente, per Sydney Biddle Barrows, era garantirsi una vita agiata e in apparenza immacolata. La famiglia spezzata dal divorzio a 4 anni, era cresciuta in atroce povertà, nonostante il casato, e si era sempre ri promessa di sfondare: trentenne, pensò di non avere molte alternative. Una regola che non violò mai, ha riferito, fu di non andare lei stessa con un cliente. «Non ne sarei stata capace», ha confessato. Non ha rimpianti? Uno solo, ribatte: non è riuscita a fare soldi. Per il libro, ha ricevuto mezzo milione di dollari, ma ne deve pagare trecentomila agli avvocati. Sarà costretta a pub bucarne un secondo, e a premere perché venga lanciato subito il film. Dopo, vedrà. Non esclude di sposarsi, ma prima vuole essere riammessa nel Ghota nobiliare con la madre. e> c. i

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