La Finanziaria comincia male di Stefano Lepri

M afour» ?my jnd.»\ La Finanziaria comincia male Passata fflt soli 2 voti, tra franchi tiratori e contrasti nel governo M afour» ?«my jnd'»\ uro it; i?.' M afour» ?my jnd.»\ La Finanziaria comincia male Socialisti polemici con il ministro Goria che esclude la tassazione dei Bot ROMA — Il governo è scampato per due voti alla sconfitta sul documento che imposta la politica economica, e la legge finanziaria, per il 1987. Seguono accuse fra democristiani e socialisti. Ma già da prima la risoluzione comune votata dai partiti di maggioranza veniva interpretata da ciascuno a suo modo. Nel primo scrutinio segreto importante dopo il ritorno dalle ferie, alla Camera forse poco più di una decina, forse quasi trenta sono stati 1 .franchi tiratori», e più numerosi gli assentì. Su 452 voti, il documento del governo ha ricevuto 229 si, due più dei 227 necessari all'approvazione, e 223 no. *Ho la sensazione che qualcuno non apprezzi lo sforzo del governo* è il commento, tra ovvio e ironico, del ministro Goria. Se il nucleare era parso un argomento possibile di crisi e di elezioni anticipate a primavera, ora si aggiungono le tasse su Bot e Cct. A Goria, che aveva detto 'meglio le elezioni che tassare i Bot* il vicecapogruppo socialista Sacconi ha risposto ieri, nella dichiarazione di voto: questa 'è una polemica rozza e demagogica, non degna del mi nistro del Tesoro». Sia la de a voler costringere all'inazione il governo Craxi, o i socialisti a precostituire argomenti per una futura rottura, la legge finanziaria (che il governo dovrà stende re e presentare al Parlamento entro fine mese) porta già il segno della questione fiscale. Sul fisco i cinque partiti della coalizione hanno ciascuno proposte del tutto dif ferenti, e per di più il mugu gno contro il ministro Vlsen tini si diffonde, prendendo spunto da motivi svariati. Sul fisco parte l'iniziativa dell'opposizione di sinistra, sul fisco si concentra il dialogo dei sindacati con il governo. Ieri i comunisti hanno annunciato di voler fare «una grande battaglia politica, una campagna di massa» sul fisco contro il governo; la proposta del pei e della sinistra indipendente è dì sottoporre tassazione tutti i redditi capitale in modo uguale, 18%, eliminando l'attuale giungla di una ventina trattamenti. Con gradualità, si tasserebbero anche Bot Cct di futura emissione pssBisdpnbs partire dall'anno prossimo; sugli interessi bancari, invel'imposta (oggi al 25%) scenderebbe. I guadagni di Borsa realizzati per possessi inferiori ai 12 mesi sarebbero sottoposti all'Irpef. Titoli di Stato e guadagni da risparmio ne hanno anche parecchi lavoratori, ma il pel non sembra temere questa battaglia: secondo il responsabile economico del partito, Alfredo Reichlin, altre Imposte dovrebbero essere ridotte, in compenso, a chi già paga. Il professor Vincenzo Vlsco, della sinistra indipendente, non esclude che a compensare l'imposta si possa verificare un aumento del rendimen ti, senza che questo comprometta l'utilità economica e 'equità fiscale della manovra. 'Pagare tutti le tasse, paga re su tutto, per far pagare meno quelli che pagano troppo* è lo slogan di Reichlin, Visco sostiene che con «un sistema non distorsivo, equo, di tassazione dei capitali con una aliquota neutrale rispetto a qualsiasi impiego, i risultati per l'economia sarebbero senz'altro buoni. Gli esaltatori del mercato dovrebbero essere i primi a concordare». Anche le confederazioni sindacali chiederanno, nell'incontro con Craxi dì lunedi prossimo, di tassare i redditi da capitale finora esentì, o rendite finanziarie»; Bot e Cct di nuova emissione, guadagni di Borsa. Con grande decisione lo annuncia il se gretario della Cisl Franco Marini (che è democristiano): «Questi nodi devono essere sciolti, in maniera chiara e definitiva, e l'occasione per farlo è la legge finanziaria». Nella risoluzione cosi fortu nosamente votata ieri alla .Camera, 1 partiti dì maggio ranza hanno accantonato il dissenso senza risolverlo; il generico richiamo a «una più equa distribuzione del carico fiscale» va bene per tutte le interpretazioni; l'altro richiamo a «una politica di gestione attiva del debito pubblico per ridurne l'onerespiace solo a Goria, che so stìene di aver già fatto il pos sibile Stefano Lepri

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