Scompare il signore della vela di Paolo Bertoldi

Scompare SI signore della vela Morto a Genova Beppe Croce, sportivo, olimpico, dirigente Scompare SI signore della vela GENOVA — E' deceduto ieri pomeriggio, poco dopo le 15, nella sua abitazione, Beppe Croce, massimo esponente della vela italiana. Aveva 72 anni e da tempo era gravemente ammalato. AI momento del trapasso era assistito dai familiari. Apparteneva a una delle più note famiglie d'imprenditori genovesi. Aveva trascorso lunghi mesi in:una clinica milanese la scorsa primavera. Qualche settimana fa era stato trasferito in clinica, ma le sue condizioni si sono aggravate sino a che, ormai in coma, è stato portato ieri mattina a casa, dove è mancato dopo alcune ore. I funerali domani mattina alle ore 10 nella chiesa dei Cappuccini del Padre Santo. Beppe Croce è stato il signore della vela. In oltre mezzo secolo di attività ha raccolto molta stima, qualche in vidia, nessuna inimicizia. Colpito da un male sema ritorno, Ita vissuto con stile e coraggio la dolorosa commedia in cui interessato, familiari e amici fingono che non sia vero. Proprio questa situazione gli ha permesso di accertare quanto fosse apprezzato. Nell'aprile '86 avena ricevuto nella, i'.fud 4iP0rto/ino'.i4t '^premio -Una vita per la vela». Si ò presentato dimagrito e pallido, ma sempre lucido e brillante. Intorno ha avuto un unico caloroso consenso espresso a voce dalle ricamatrici e dai marinai della piazzetta e per scritto dai grandi dello yachting mondiale. Con tipico umorismo ligure aveva commentato: «Ho potuto leggere il mio coccodrillo, non capita a molti». Nato a Genova nel 1914, laureato in legge, alto diri gente in campo assicurativo, padre di due figli e una figlia sportivissimi, medaglia di bronzo della Resistenza, portiere del rossoblu da giovane, velista da sempre, è stato il nostro miglior rappresentante della nautica. Con il francese Levainville aveva inventato la draglia, divenuta poi la più classica regata del Mediterraneo. .;_ Aveva partecipato 'alle Olimpiadi di Londra, era diventato presidente dello Yacht Club Italiano, della Federazione nazionale e di quella mondiale, l'Iyru, International Yacht Racing Union. E si era limitato ad osservare: «Le grandi potenze della vela non riuscivano a mettersi d'accordo, cosi hanno scelto uno qualsiasi». Questo qualsiasi dirigente eletto nel '69 è stato costantemente riconfermato fin quando il regola¬ mento lo ha permesso, cioè quest'anno. La sua opera per la partecipazione italiana in Coppa America iniziò nel '62, quando con Gianni Agnelli ebbe i primi contatti con Johr Kennedy e i dirigenti del New York Yacht Club. Ultimamente si trovò nella curiosa condizione di avere ,impbrikntt incarichi nei due 'cÒmrìà'ti^rivail, quello di Azzurra (comitato di presidenza) e quello di Italia (presidente dello Y.C. Italiano) ma la sua proverbiale correttezza non fu mai messa in discussione. Anzi, in occasione delle dimissioni di Ricci o del disinvolto vai e vieni degli skipper da un posto all'altro, tutti furono concordi nel dire che •senza la malattia di Beppe Croce molte cose non sarebbero accadute-. Paolo Bertoldi

Persone citate: Beppe Croce, Gianni Agnelli, Johr Kennedy, Padre Santo, Ricci

Luoghi citati: America, Genova, Italia, Londra, New York