Inter giovane coi greci

Inter giovane coi greci Inter giovane coi greci Contro l'Aek Trapattoni, a causa di squalifiche ed infortuni, costretto a far spazio ai rincalzi - Il tecnico spera nella legge di San Siro e nel desiderio di riscossa dei nerazzurri MILANO — L'Inter si affida ai giovani nel suo esordio internazionale contro i greci dell'Aek: è una scelta forzata, causata da squalifiche (Fauna, Tardetti e Mandorlini) ed infortuni (Piraccini). Chissà che non sia salutare. In effetti la squadra di Trapattoni necessita di un maggior brio, senza considerare che contro gli uomini di Fafie ci sarà da combattere. Ecco l'occasione d'oro per Calcaterra e Cucchi (oppure Minaudo), senza dimenticare Garlini che giovane non è (29 anni) ma è pur sempre all'esordio internazionale. Trapattoni ha fiducia nella formazione che ha devuto inventare anche se si è concesso sino all'ultimo una parentesi. Cucchi gli serve per un gioco più offensivo, Minaudo potrebbe essere utile per un'Inter più votata alla difesa: risolverà il dilemma nelle ultime ore, tenendo in considerazione il fatto che l'Aek gioca con due punte di lusso, l'ungherese Esterazj e lo svedese Sandberg. Quest'ultimo, qualcuno ricorderà, segnò nell'83 in Nazionale a Goteborg una delle due reti con le quali la Svezia liquidò Zoff nella sua ultima partita in azzurro. Esterazj è reduce dal deludente mondiale messicano. •Ho parlato coi ragazzi a lungo — ha detto Trapattoni — ed ho ribadito loro che credo fermamente in due fattori: nel loro orgoglio ed entusiasmo nonché nel "fenomeno" San Siro. D'accordo, il confronto con i greci durerà 180' e pertanto si risolverà soltanto ad Atene nella gara di ritorno: sappiamo benissimo che l'Aek è complesso solido a centrocampo con giocatori esperti in attacco. Noi contiamo sull'appoggio del nostro pubblico: dal giovani mi aspetto entusiasmo, freschezza e dinamismo, dalla squadra tutta, carattere e temperamento». «In sei partite di coppa e campionato — è sempre Trapattoni che parla — abbiamo incassato sei gol in altrettante partite, però l'80 per cento sono arrivati su calci piazzati. Guai se ne incassiamo un altro in contropiede tipo Empoli. Sappiamo che contro l'Aek c'è da rischiare, i greci sono veloci e noi dobbiamo essere concentratissimi. Fortunatamente abbiamo recuperato Bergomi, o meglio andrà in campo se offrirà le massime garanzie; Piraccini dovrebbe farcela per domenica prossima. Marangon? Scherzavo quando dicevo che l'avrei fatto giocare, nelle sue condizioni non può farcela». Un attimo di pausa poi Tra pattoni ha concluso: «Dob biamo morderli, dobbiamo impedire loro di ragionare e di replicare alle nostre azioni. Io mi aspetto un'Inter diversa da quella vista a Firenze: anche giocando con tre punte si può essere organizzati e attenti». Dei nuovi che l'Inier presenta questa sera sul palcoscenico di San Siro è presto detto. Garlini. ex laziale, ha 29 anni ed una gran voglia di fare bene: .Sarà il campo a dire se è valido o meno l'attacco a tre punte; contro l'Empoli non siamo andati bene ma c'era da recuperare un gol e tendevamo ad ammassarci in area. Stavolta dovrebbe essere diverso». Calcaterra ha 21 anni, è nato nei pressi di Magenta, è cresciuto nelle minori dell'Inter e poi ha fatto esperienza a Siena e a Roma con la Lazio. Ferruccio Mazzola lo defini «il nuovo Collovati». Altobelli e Rummenigge non hanno bisogno di presentazione bensì di gol. Dice Halle: «L'Aek è squadra dura, ma noi dobbiamo cancellare il ricordo di Empoli. Spero che non ci sia confusione con le tre punte perché noi dobbiamo mettere al sicuro il risultato sin da stasera. Lo scorso anno esordii in Coppa contro il San Gallo segnando due reti ma capisco che l'Aek è ben diverso dalla squadra svizzera e per noi sarà più difficile batterlo». Ed ecco il suo «gemello' Altobelli: «Ho segnato nelle Coppe 32 gol, di cui 16 nell'Uefa, vorrei continuare ma l'importante è che vinca l'Inter ». L'Aek, spalleggiata da un migliaio di tifosi, nella maggioranza studenti provenienti dalle università di Parma, Padova, Torino e Perugia, cercherà di segnare almeno un gol. «E' il nostro obiettivo — conferma il tecnico Fafie —. Purtroppo la nostra squadra gioca assieme per la prima volta. In campionato, causa lo sciopero, abbiamo schierato dapprima i ragazzi e soltanto nell'ultimo turno la formazione titolare, quella che ha vinto per 2 a 1. Oltre a segnare una rete dobbiamo impedire ad Altobelli e Rummenigge di avvicinarsi alla nostra area: sono troppo pericolosi». . Giorgio Gandolfi