Moreno, Pirandello, la gente: un folle gioco di Osvaldo Guerrieri

Moreno, Pirandello, la gente: un folle gioco Il Carignano superaffollato nella serata dedicata allo psicodramma e al suo inventore Moreno, Pirandello, la gente: un folle gioco Non tutti gli spettatori sono riusciti ad entrare in teatro - Hanno partecipato il nipote dello scrittore e la vedova dello scienziato TOBJN.P,— ;£cco|<yri ^rata imprendibile, frammentata, scheggiata de La Moreno (che tutti sanno chi è) per Pirandello e Ciascuno a suo modo. Eccola, la Grande Improvvisazione che culminerà negli esempi di psicodramma condotti da Zerka Moreno, vedova di Jacob Levi Moreno, inventore di questo discusso metodo psicoterapeutico. Ecco, infine, il folle giuoco, amministrato sapientemente da Ottavio Rosati e offerto a un pubblico numerosissimo, adescato da lusinghe un po' stregonesche, un po' scientifiche, un po' clownesche. Raramente abbiamo visto il Carignano cosi ribollente di partecipazione come in questa serata cui han messo mano il Teatro Stabile e vari organismi psicanalitici. C'era, innanzi tutto, il fascino dell'incertezza. Che sarebbe accaduto? Che avremmo visto? E' vero che ciascuno può dar libero sfogo ai propri impulsi? Perché si sta ammassati nel fifiierl Anzi, perché un falso inserviente ci spinge tutti fuori, in piazza? Forse per immetterci in atmosfera pirandelliana, nei tumulti previsti da Ciascuno a suo modo. E quando raggiungiamo finalmente la sala, ecco eleganti signore in abito déco, una luminosa bambina distribuisce fiori, Milly canta Vipera. Gli Anni 20 sussultano. E intanto ascoltiamo le parole di Jacob Moreno. Lo scienziato rievoca gli esordi l'iennesi, i primi esperimenti di psicodramma condotti con una prostituta. Da lui si trascorre all'altro polo della serata. Udiamo un raro frammento sonoro: Pirandello parla del dissidio tra vita e forma, sotteso con vertiginosa dialettica i?i Ciascuno a suo modo. Lo -spettacolo» rischia di precipitare nel biografismo. Il timore è avvalorato dal giovanotto die scruta da un'arcaica macchina da ripresa cinematografica e va a recitare un brano de I quaderni di Serafino Gubbio. Ma subito dopo, che bailamme. Su, nei palchi, alcuni sembrano impazzire, litigano a distanza, se la pigliano con Rosati che, travestito da usciere, fa il burattinaio e il buttafuori. Nell'atmosfera accesa, il fantasma delle serate futuriste occhieggia sornione. Quando sale sul palcoscenico lei, la Moreno, l'aria surriscaldata si placa. Questa signora dall'aspetto mite ha lo sguardo acuminato. Sorride spesso. E' chiaro che vuole essere soave, attrarre a sé, non respingere. Viene chiamato in scena Pier Luigi Pirandello, nipote dello scrittore. Il primo esperimento di psicodramma è con lui. Dice la signora Zerka: «Vorrei fare con te un viaggio nel cosmo e darti l'occasione di reincontrare tuo nonno. Dove ti piacerebbe incontrare tuo nonno, Pier Luigi?.. — In Sicilia. — Sotto l'albero? — Si. sotto l'albero. — Dove vuoi mettere l'albero del Caos? Tuo nonno è sepolto qui. sotto l'albero... Cerca di vedere l'albero con gli occhi della mente. Adesso di' tutto quello che vorresti dire a tuo nonno. E' primavera. Ci sono fiori odorosi. Senti il profumo del mare. Tu comunichi con tuo nonno. — Nonno, avrei voluto parlare con te, ma ero troppo piccolo quando sei morto.. Non mi viene in mente niente, sono troppo emozionato. — Cosa senti per quest'uo mo? — Ammirazione. — Diglielo. Pensi che ti amerebbe per come sei?, JBUW — Lo spero. — Cerca di esprimere tuo nonno. Come lo vedi? Cerca di entrare nello spirito di questo grande uomo. — Impossibile. — Non è impossibile, perché ci hai pensato tutta la vita e hai provato molte emozioni... E così, con tenacia e soave crudeltà, Zerka Moreno conduce i suoi -pazienti» lungo le involuzioni della psiche. Il metodo sarà ancora più chiaro con gli altri personaggi che si sottopongono alle sue cure: una donna racconta di aver sognato percorsi ardui, ostinatamente preferiti a quelli più semplici. E la Moreno, dopo averle fatto rappresentare il sogno, inietta nella mente di lei e di quelli che la seguiranno il balsamo della consapevolezza. Avverte: «Quando un sogno contiene angoscia, noi dobbiamo elaborare il sogno fino a vincere l'angoscia. Moreno pensava che si poteva trasformare la psiche inconscia trattandola con l'azione teatrale.. E con un lampo d'orgoglio aggiunge: «Noi non facciamo prendere coscienza dei problemi psichici, come i normali psicanalisti, noi cerchiamo anche una soluzione.. Nella guerra dell'inconscio, lei vince cosi. Osvaldo Guerrieri ■ÉefsW* Un momento dello psicodramma: gli spettatori sono fuori del Carignano, non tutti entreranno

Persone citate: Jacob Levi Moreno, Jacob Moreno, Ottavio Rosati, Pier Luigi Pirandello, Pirandello, Rosati, Serafino Gubbio

Luoghi citati: Sicilia