Più democrazia «sotto le armi»

Più democrazia «sotto le armi» Nuovo regolamento di disciplina Più democrazia «sotto le armi» Si può contestare un ordine in contrasto con le norme vigenti - Punizioni; abolita la cella ROMA — Ieri, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il nuovo regolamento di disciplina militare. Sostituisce quello del 1964. già ampiamente emendato con la legge del luglio 1978. Redatto in una forma più sintetica e meno retorica, riflette una visione della vita «sotto le armi» in sintonia con l'evoluzione della società civile. E' scomparsa l'affermazione che scopo delle Forze Armate è 'l'uso della forza per la difesa dell'onore e dell'indipendenza della patria*, cosi come, circa il giuramento, il legislatore non ha ritenuto di confermare la norma che asseriva: «La cessazione della attività non esonera dall'impegno-. Nel campo gerarchico il nuovo testo, che si compone di 77 articoli, ricalca in buona sostanza il precedente. Scarse le correzioni di rotta. 1 su- periori, ad esemplo, non hanno più 'l'obbligo di curare con particolare sollecitudine la istruzione^ dei subordinati, anche se sono tenuti ad attuare le misure volte a promuoverne 'l'elevamento culturale, la preparazione professionale e la coscienza civica». Altri compiti dei superiori: assicurare «il rispetto delle norme di sicurezza e di prevenzione per salvaguardare l'integrità fisica dei dipendenti- e accordare i colloqui richiesti, anche per motivi privati e familiari. Un capitolo di rilievo del regolamento è quello relativo ai diritti dei militari. Uno, in particolare, risalta: la facoltà, qualora si riceva un ordine non conforme alle norme vigenti, di farne notare il •difetto» a chi lo ha impartito (in caso di conferma il subordinato è però tenuto ad eseguirlo). In materia di diritti politici, di riunione, di associazione e di informazione il nuovo regolamento si richiama alla legge di principio del 1978. Con riferimento, poi, ai servizi, i turni dovranno essere stabiliti in modo che sia assicurato il turno di riposo (in particolare quello festivo). Adeguate «pause, sono previste dopo lo svolgimento di servizi particolarmente impegnativi . Novità anche per le malattie. La nuova disciplina impone di «informare tempestivamente la famiglia del militare che versi in gravi condizioni di salute', specificando malattie e luogo del ricovero. Il malato (o i suoi familiari) può poi chiedere, in caso di ricovero in un ospedale militare, • il trasferimento in altro luogo di cura civile a sua scelta*. In materia disciplinare vengono meglio chiarite le procedure per le applicazioni delle varie sanzioni, sulla base di quanto già stabilito nella legge di principio (con conseguente abolizione di alcune punizioni, come la cella).

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