Mondadori pigliatutto di Giampaolo Dossena

Mondadori pigliatutto TORNANO IL SAGGIATORE E COMUNITÀ' Mondadori pigliatutto MILANO — Ieri, 16 settembre, in una conferenza stampa alla sede della Fondazione Carlo Erba, Leonardo Mondadori, direttore generale della famosa casa editrice di Scgrate, ha esordito dicendo che questa data, 16 settembre, «sarà fatidica». Egli ha annunciato, infatti, che due altre case editrici abbastanza famose. Il Saggiatore e le Edizioni di Comunità, entrano nella sede c nella gestione della Mondadori dopo mesi o semestri di assenza dalle librerie, il che aveva portato qualcuno a pensare che fossero morie. E una certa aria di sala rianimazione serpeggiava alla Fondazione Carlo Erba. Uno dei grandi funzionari della Mondadori, Giordano Bruno Guerri, prendendo a sua volta la parola, ha sfioraio il lapsus dicendo che certe iniziative (•saranno mantenute in vita». Tutto bene ciò che finisce bene o ricomincia bene. Per chi conosce gli alberi genealogici e le situazioni azionarie è stato importante vedere fra gli intervenuti, presenti e sorridenti, i figli di Alberto Mondadori (che aveva fondalo Il Saggiatore ventotto anni fa). E' stato importante sentire Renzo Zorzi ricordare Adriano Olivetti (che aveva fondato le Edizioni di Comunità quarant'anni fa) e sentirgli accennare che l'operazione fatidica si è potuta concludere anche per la personale amicizia di Carlo De Benedetti (Olivetti tout court) con la famiglia Mondadori. Per chi frequenta le librerie e ama i libri, ritrovare vecchi e nuovi libri di Comunità e del Saggiatore nelle librerie sarà piacevole e confortante. I librai saranno lieti di rcimparare a maneggiare questi cataloghi (ognuna delle due case editrici rinasce con varie collane che in parte si sovrappongono, e con una produzione che va da Genet a Popper, da Chomsky alle avventure di Kcn Auletta; mediamente, cinquanta novità all'anno). Coraggiosamente, alcuni di questi libri avranno tirature paragonabili a quelle dei libri di poesia: duemila copie. A domanda, Leonardo Mondadori ha risposto che solo due cose sono certe nel mercato librario d'oggi: il crollo della narrativa italiana (a beneficio di quella straniera) e il crollo della saggistica di qualità (a beneficio della «varia» più pittoresca). Ma questo secondo crollo è colpa di altri editori che sono venuti meno ai loro impegni (tutti hanno pensato a certe grandi case entrate in crisi negli ultimi anni): a questo vuoto vuol porre rimedio la Mondadori presentandosi come «casa a offerta completa», che «copre a 360 gradi tutti i possibili interessi dei lettori». Anche i libri più difficili, da duemila copie, potranno avere respiro approfittando della forte rete distributiva Mondadori, che li aiuterà a entrare nelle librerie e a restarci. Nel quadro dei programmi mondadoriani rientrano anche un rilancio delle proprie, autoctone attività saggistiche e scientifiche e di alta cultura. Viene riavviato il programma della Est (Edizioni scientifiche e tecniche). Sono in cantiere le opere complete di Federico Zeri, le opere complete dei «sette o otto pensatori che hanno lasciato timbri indelebili sul pensiero moderno» (da Weber a Godei) e un Boccaccio visualizzalo a cura di Vittore Branca: tre volumi con settemila illustrazioni. Tutto bene, colossalmente bene. Giampaolo Dossena

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