Canè insieme a McEnroe

Cane insieme a McEnroe TENNIS Forse avranno un manager in comune Cane insieme a McEnroe L'americano, che vuole recuperare le posizióni perdute, ha chiesto a Palmieri di gestire la sua attività - In doppio col bolognese DAL NOSTRO INVIATO BARI — John Patrick McEnroe non si arrende. La delusione patita contro Paul Annacone è la eliminazione al primo turno degli US. Open sono solo un triste ricordo. E il fatto di essere precipitato al ventesimo posto della graduatoria mondiale uno stimolo in più per cercare di risalire ial più presto a valori più confimi a chi è staWd'luitgo al"vertice assoluto della classifica elaborata settimanalmente dal computer dell'Atp e che tiene conto dei risultati conseguiti nell'arco degli ultimi dodici mesi. McEnroe riparte per la battaglia del rilancio oggi al torneo di Los Angeles, la settimana succcssim giocherà a San Francisco, quindi a Phoenix, poi disputerà il torneo di Sidney e quindi il nuovo maxi-torneo di Parigi, tutte prove indoor, su supreme, la superficie da sempre più adatta al suo gioco, prima di un ciclo di esibizioni (Firenze, Bologna, Dusseldorf ed Anversa). Di ritiro non se ne parla nemmeno, al momento. Lo ha ribadito più volte nella scorsa settimana con il filo diretto telefonico Stati UnM Bari che lo teneva in costante contatto quasi giornaliero con il suo grande amico italiano, Sergio Palmieri, figlio del pluricampione italiano % Giovannino, ex giocatore di prima categoria ed oggi manager di Paolino Cane, Colombo, Mezzadri, oltre che direttore,di tornei Sergio Palmieri conosce 'Mac. da quando questi era un ragazzino e gli offrì il primo serio contratto per vestire Tacchini. L'amicizia si è consolidata al punto che Palmieri è stato l'unico italiano presente nella ristrettissima cerchia (solo-35) di persone invitate da John al suo matrimonio con Tatum O'Neil. Ora però -Mac. insiste per trasformare l'amicizia in un rap¬ porto di lavoro: vuole che Sergio Palmieri, che in passato lo seguiva e lo aiutava organizzativamente durante i suoi impegni europei, si trasformi in un suo managerconsigliere a tempo pieno. Dice Sergio Palmieri, al termine dell'ultima telefonata con l'amico John: «Continua ad insistere per avermi al suo fianco a tempcpieno. Dice ché'o'ggì'rion'hàjìiù problemi finanziari e quindi vuol programmare al meglio il suo ritorno al vertice. «In questi giorni — prosegue Palmieri — dovremo risentirci, c'è infatti da fissare la prima par+e del programma della prossima stagione e John vuol concordarla discutendone con me, accordo raggiunto o no». Palmieri, subito dopo Bari, è volato ieri mattina ad Amburgo dove deve seguire Cane impegnato in quel torneo Grand Prdc. Lascerà il recente campione d'Italia per McEnroe? «Proprio no — afferma deciso Palmieri — Se accetterò di seguire 'Mac' farò di tutto per cercare di conciliare gl'impegni dei due giocatori. Non dimentichiamo che con la classifica mondiale raggiunta, Paolino può giocare gli stessi tornei di McEnroe. Pensate che gli fa rebbe male a Paolino, effettuare degli allenamenti con il !s\kp idolo?». • Pe*~cominciare i •due. si affronteranno da avversari, sia pure in esibizione, a Bologna il 4 novembre, in occasione della riunione a beneficio di Rinaldini, il tennista italiano rimasto paralizzato in seguito ad un incidente automobilistico. Poi potrebbero finire addirittura per giocare il doppio assieme. A sentire la proposta, a Paolino brillano ancor di più gli occhi azzurri raggianti per il doppio titolo (singolare e doppio) conquistato a Bari. Bino Cacioppo