Mazurski: che guaio i quartieri alti li spiego con un barbone americano

Maziwski: che guaio i quartieri alti li spiego con un barbone americano Il regista di «Su e giù per Beverly Hills» presenta il suo film a Roma Maziwski: che guaio i quartieri alti li spiego con un barbone americano . ROMA — «Gli americani al cinema vogliono ridere e divertirsi». Cosi Paul Mazursky spiega il successo di Su e giù per Beverly Hills (sta per uscire anche in Italia) che negli Stati Uniti ha superato, negli incassi, i precedenti film dello stesso regista: Una donna tutta sola. Stop a Greenwich Village, Tempesta, Mosca a New York ecc. «Un successo — sottolinea Mazursky — che potrà essere ulteriormente consolidato, a partire dal 23 settembre, quando negli Stati Uniti entreranno in commercio le videocassette. Non dimentichiamo che Su e giù per Beverly Hills è costato 13 milioni di dollari ed ha incassato in otto mesi, soltanto negli Stati Uniti, 85 milionrdi dollari». Si tratta di una sorta di favola su un vagabondo, senza casa, che tenta il suicidio nella piscina della villa di un nuovo ricco di Beverly Hills in cui è capitato per caso. Qui viene salvato dal padrone di casa e successivamente, in chiave ironica, il barbone-vagabondo condiziona i proprietari della villa che lo convincono a coabitare con loro. E lui finisce con l'essere, a sua volta, condizionato dalla nuova situazione sociale. Il film di' Mazursky, per certi versi, ricorda Boudu salvato dalle acque, realizzato nel '32 da Jean Renoir, dove il protagonista, che cercava di suicidarsi nella Senna, viene salvato da un libraio. •Tranne per 11 tentativo di suicidio — spiega Mazursky — non c'è nient'altro di Renoir in Su e giù per Beverly Hills. n vagabondo di Renoir era un anarchico ed il mio invece è un barbone degli Anni Sessanta deluso di non aver visto realizzati i suol ideali Un barbone speciale, non un malato, che appartiene a quelle decine di migliaia di americani-' che negli ultimi anni si sono lasciati coinvolgere nel vagabondaggio sebbene in passato avessero avuto una vita normale ed intelligente». .Lo stesso discorso—precisa — vale per 11 salvatore: quello di Renoir è un libraio piccolo borghese, mentre il mio è un nuovo ricco diventato miliardario con le stampelle che reggono i vestiti. Il mio film è soprattutto una satira sui nuovi ricchi americani che vivono nelle loro superprotette ville di Beverly Hills senza neppure conoscere 1 vicini di casa. Un modo di vivere diffuso tra gli abitanti del quartieri alti». Negli Stati Uniti, secondo il regista, i barboni sono circa mezzo milione: una buona metà appartiene al modello rappresentatp nel film da Nick Nolte. Adesso Mazursky sta preparando un altro film che avrà come protagonista Richard Dreyfuss, che in Su e giù per Beverly Hills è il padrone della villa. E' una storia d'amore, tratta da un romanzo di Isaac Singer, ed am bientata nella New York del 1949, in cui un uomo sopravvissuto all'olocausto ha contemporaneamente tre mogli (una delle quali dovrebbe essere interpretata da Angelica Huston). e.b.