Asinara, continua la fuga degli evasi

Asinara, continua la fuga degli evasi Un altro detenuto restò latitante per un mese Asinara, continua la fuga degli evasi SASSARI — La fuga dei detenuti Matteo Nicolò Boe (28 anni di Lula, Nuoro) e Salvatore Duras (25 anni di Villanova Truschedu. Oristano) prosegue a due settimane di distanza dall'evasione dalla colonia penale dell'Asinara. Tutti i tentativi compiuti per bloccare i due evasi, che secondo le forze dell'ordine sono ancora sull'isola, non hanno dato alcun esito. Boe e Duras sono riusciti a far perdere le tracce ed a resistere, alimentandosi alla meglio, nella zona più impervia dell'isola. All'Asinara ha compiuto una visita il dottor Tonino Solinas presidente della sezione di sorveglianza della Corte d'Appello. Secondo il magistrato, dopo l'evasione del due detenuti, all'Asinara si vive in un clima di disagio che si ripercuote in maniera diffusa sulla normale attività della colonia penale all'aperto. E' stata anche ridotta al minimo l'attività degli altri detenuti per eliminare ipotetiche fonti di aiuto e di rifornimento viveri ai fuggiaschi. La misura riguarda. In particolare, 1 pastori e quelli che frequentano per ragioni di lavoro le parti più impervie dell'isola. n dottor Solinas ha poi confermato che alcune circostanze farebbero pensare che Matteo Nicolò Boe e Salvatore Duras non siano riusciti a varcare il braccio di mare che separa l'Asinara dalla Sardegna. L'intensa vigilanza sulla spiaggia e lungo la costa glielo ha impedito, inoltre un agente ha riferito di aver visto uno dei due evasi. Sono stati trovati anche rami di alberi selvatici spezzati, il che dimostra il passaggio degli uomini in fuga. Il magistrato ha anche sottolineato che le battute a pettine si rivelano del tutto inutili perché si può passare quasi a ridosso delle persone che si stanno cercando senza rendersene conto, per la ricchezza degli anfratti rocciosi e dei nascondigli naturali. Gli evasi hanno le condizioni naturali per insistere ancora a lungo nella loro fuga: oltre all'acqua delle sorgenti per dissetarsi, possono contare sulla frutta, ed i ricci di mare per alimentarsi. Ciò escludendo eventuali aiuti forniti loro da qualcuno dei circa cinquecento ospiti della colonia penale. Il dottor Solinas ha poi ricordato un recente precedente relativo ad un detenuto straniero che è riuscito a resistere latitante all'Asinara per trenta giorni. Venne catturato soltanto quando, convinto che le ricerche fossero ormai state allentate, tentò di attraversare il braccio di mare per raggiungere la Sardegna.

Persone citate: Duras, Matteo Nicolò Boe, Salvatore Duras, Solinas, Tonino Solinas

Luoghi citati: Lula, Nuoro, Oristano, Sardegna, Villanova Truschedu