Dialogo aspro a Riga

Dialogo aspro a Riga Dialogo aspro a Riga Delegato Usa attacca l'annessione delle Repubbliche baltiche DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Il caso Daniloff domina il seminario tra studiosi, esperti e politici americani e sovietici organizzato a Jurmala, presso Riga, da due fondazioni private di Washington (la Chautauqua Institution e VEisenhoioer Institute) e dalla semiufficiale Società di amicizia Urss-' Usa». La detenzione del giornalista aveva rischiato di mandarlo a monte (la delegazione di Washington aveva rinviato da giovedì a sabato la partenza per la città baltica); e alcuni tra 1 nomi di maggior spicco — dall'ex rappresentante americana all'Onu, Jean Kirkpatrick, al vice ministro della Difesa Richard Perle — hanno rinunciato a partire, anche se accampando, alle volte, 'motivi personali'. Ma ieri, all'avvio dei lavori, è stato subito scontro. E i toni, come previsto, sono stati aspri. 'Sono venuto col cuore gonfio. Nonostante Daniloff sia fuori dal carcere, resta un ostaggio: lo sarà finché rimarrà in Unione Sovietica. Il suo arresto è stato un fatto choccante», ha detto un consigliere del presidente Reagan, Jack Matlock. 'Daniloff è una spia e gli Usa lo sanno — ha ribattuto, irritato, il vice ministro degli Esteri Vladimir Petrovski, salutato dagli applausi della delegazione sovietica —. Non introduciamo la propaganda in questa conferenza'. La vicenda del giornalista è una 'nuova minaccia' alle relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica: «Non posso e non voglio considerare uguali, una spia di professione, il sovietico Zacharov arrestato a New York, e un giornalista americano innocente'. La1 vicenda Daniloff non è stata l'unica occasione di scontro. Ancora Matlock ha attaccato aspramente l'Urss sulla questione delle Repubbliche baltiche (Washington non ha mai riconosciuto la loro annessione all'Unione Sovietica), suscitando reazio¬ ni immediate: 'Parole distruttive, inaccurate e rudi — le ha def mite lo storico Vitaly Zhurkin —. Distorsioni risibili dei fatti.. Ma è stato, appunto, il caso del corrispondente americano a provocare gli scambi di battute più accesi. Con qualche opportuna nota di cautela: la soluzione definitiva del caso, ha detto Petrovski, è possibile. Anche Nicholas Daniloff ha mostrato ottimismo. Uscendo per la prima volta dall'ambasciata americana, il giornalista ha previsto «per le prossime ore e i prossimi giorni scambi diplomatici intensi»; pur non potendo precisare 'Che tipo di proposta' le due parti stiano preparando. Daniloff, che è tornato in ufficio (non ha precisato se scrìverà sul suo caso), ha detto di aver parlato al telefono, ieri mattina, con l'investigatore del Kgb che si occupa di lui: «Uno conversazione piacevole. Come c'era da aspettarsi». „ _ e. n.

Persone citate: Jack Matlock, Jean Kirkpatrick, Matlock, Nicholas Daniloff, Petrovski, Richard Perle, Vladimir Petrovski