La Triestina pensa persino alla promozione

Vi Triestino pensa persino alla promozione Vi Triestino pensa persino alla promozione Tifosi invece perplessi Nonostante i quattro punti di penalizzazione la dirigenza appare ambiziosa TRIESTE — Inizio tutto in salita per la Triestina che si accinge per il quarto anno-consecutivo a disputare il campionato cadetto. Quattro punti di penalizzazione in classifica nonché quattro trasferte nelle prime sei giornate la dicono lunga sulle difficoltà che la squadra giuliana si appresta ad affrontare. A ciò va aggiunta la situazione tutt'altro che brillante della rosa alabardata con due titolari fissi già indisponibili: lo stopper Cerone infortunato e il centrocampista Romano squalificato per due turni dopo l'espulsione in Coppa Italia. Inoltre c'è una certa perplessità nell'ambiente in conseguenza delle contrastanti indicazioni emerse dalla Coppa, nella quale la Triestina ha ben giocato contro i club di serie A (Ascoli e Milan) deludendo invece quando è stata opposta a formazioni di pari rango (Sambenedettese e Parma) o di categoria inferiore (Barletta). Un insieme di fattori, Insomma, che ha contribuito a raffreddare gli entusiasmi già messi a dura prova dalla sentenza per il totonero che ha punito con inaspettata durezza la società giuliana, costretta con il Perugia a subire pena¬ lizzazioni sia per la stagione scorsa che per quella entrante, pur avendo dovuto rispondere per un solo illecito a titolo di responsabilità oggettiva. Chi invece non ha perso la fiducia è il presidente De Riù il quale dopo il consiglio di amministrazione della società ha rassicurato tutti sulla situazione finanziaria (la Triestina non ha debiti) e sulla Immutata volontà dei componenti 11 consiglio di realizzare U programma che prevede la scalata alla serie A, pur nella consapevolezza delle difficoltà di centrare l'obiettivo nella stagione che sta per iniziare. Ezio Tarlao

Persone citate: Ascoli, Ezio Tarlao

Luoghi citati: Barletta, Italia, Parma, Trieste