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Si va: tante squalifiche e forse problemi di gol Si va: tante squalifiche e forse problemi di gol Si mette in moto il carrozzone, fra molti preoccupanti scricchiolii. Troppe società sono ancora sulla strada del Palermo perché si possa guardare solo al gioco ed alle speranze di spettacolo. Se le .grandU stanno in qualche modo cercando (poche sono gii in regola) di rimettere i conti in sesto, proprio le 'piccole', dalle quali ci si dovrebbe aspettare una saggezza spicciola ma proprio per questo più concreta, continuano a viaggiare fuori dai binari. L'offerta dell'Avellino a Schachner (400 milioni l'anno, una villa a Vietri, una macchina, un viaggio Napoli-Vienna ogni quindici giorni per Walter e signora) sa di calcio d'altri tempi, anche se non solo l'austriaco gode di simili privilegi in giro per i club italiani. E l'Empoli fa arrivare Ekstroem, lo presenta ai tifosi, quindi lo svedese se ne torna a Goteborg sema firmare il contratto. Ma quando gli emissari empolesi sono adati in Svezia, di che hanno parlato col giocatore ed i suoi dirigenti? Gli hanno solo decantato le bellezze della Toscana? SOLITE FOLLIE -r E' un mondo che non riesce a tornare con i piedi per terra. E che non riesce neppure a frenare gli stimoli alle polemiche, se non alla violenza. Il calcio spagnolo, che non è certo un esempio, dopo anni di scontri negli stadi, di aggressioni ad arbitri, di incidenti in campo, contratta con la tv e riduce aU'osso la moviola. Noi, stando agli annunci, l'avremo più, ampia, più approfondita. Inutile ormai ricordare che arbitro, giocatori, giornalisti, durante la gara decidono tutto (interventi, reazioni, impressioni) in una frazione di secondo. Allora si dovrebbe affrontare il discorso futuribile di una direzione di gara elettronica, altro che arbitri-atleti con rischio di strappo. E quello delle partite «a tempo-, almeno per restituire al pubblico che paga i minuti rubati ad ogni calcio di punizione, ad ogni rinvio da fondo campo. PUGNO DURO — Ci saranno più squalifiche, quest'anno. Sino a ieri la sospensione arrivava alla quarta ammonizione per le singole voci .gioco duro», .proteste', .comportamento non regolamentare'. Si poteva arrivare a tre nei tre tipi di scorrettezza e restare in campo. Da oggi, alla quarta ammonizione scatta il turno di riposo. Cosi alla settima, cosi alla nona. Dopo, ogni cartellino giallo varrà una domenica di sospensione. Inoltre più severità nei confronti del gioco duro, dei falli in area, della distanza fasulla delle barriere. In compenso i giocatori potranno esultare, una volta segnato il gol. Un piccolo contentino. JUVE LEADER — Si par- te con la Juve in pole-position, per le indicazioni dello scorso anno e per la concretezza ribadita dalla squadra (e da Marchesi, che ha fatto prove ma non cerca avventure). Precampionato e Coppa Italia non hanno precisato i reali valori degli avversari. L'Inter ha credito soprattutto per la fiducia generale in Trapattoni, il Napoli per il valore assoluto dì Maradona (le lamentele sul regista che manca si attenueranno non appena la coppia Bagni-De Napoli troverà il giusto sincronismo), la Roma non ha ripreso con il piglio autoritario del passato girone di ritorno, il Milan è una incognita. OUTSIDER — Un bel gruppo di outsider alle spalle. A Torino, Verona (che già oggi diranno qualcosa di serio sulle loro possibilità, nel confronto diretto) e Sampdoria, aggiungiamo la Fiorentina per simpatia nei confronti dei suoi Giovani (Carobbi, uno dei tanti, è da nazionale). E'presto, e non è bello, parlare di squadre di coda. Di sicuro, al posto dei dirigenti (quali?) dell'Udinese avremmo preferito un campionato di B che una A da -9. GOL DIFFICILI — Si prevede equilibrio, ed allora chi partirà bene (anche se è irripetibile lo sprint-Juve della scorsa stagione) potrà far soffrire il resto del gruppo. Quanti gol? Non dovrebbero essere molti. Tanti in compenso i pareggi. Basta ricordare il Mundial, e le numerose decisioni ai rigori. Ci accontenteremo delle emozioni, allora. Bruno Perucca