Sui bianchi tira aria di vendemmia record

Sui bianchi tira aria di vendemmia record Sui bianchi tira aria di vendemmia record ROMA — Dall'Oltrepò Pavese, dal Veneto, dalle colline toscane e piemontesi le prime notizie sono incoraggianti: la vendemmia delle uve bianche, avviata dalla scorsa settimana, è migliore dell'anno scorso, la quantità buona, i prezzi sul mercati sostenuti. Se gli ottimi risultati dei Pinot, degli Chardonnay. dei Sauvignon — i vigneti usati per i vini che oggi il mercato richiede maggiormente — si ripeteranno per le uve rosse, questa annata '86 sarà ricordata come un'occasione d'oro per l'enologia italiana che deve risollevarsi dalla crisi che l'ha duramente colpita con l'«effetto metanolo». E' ancora presto per azzardare previsioni complessive, perché sole, pioggia e nebbie devono dire la loro decisiva parola sul risultato finale, ma già l'Irvam. l'Istituto per le ricerche sui mercati agricoli, ha compiuto la sua valutazione, in base ai sondaggi effettuati. La produzione di vino dovrebbe attestarsi sui 72 milioni di ettolitri, cioè il 15 per cento in più rispetto all'anno precedente. -Sotto il profilo qualitativo — aggiunge una nota dell'Irvam — è attesa una produzione mediobuona». »La maturazione delle uve è stata buona — dice Edgardo Rovati, direttore del Consorzio dell'Oltrepò Pavese —; no» abbiamo avuto la siccità dell'85 e quindi l'acidità dei bianchi ci soddisfa pienamente, il grado alcolico è ottimo. Anche i moscati sono splendidi. In qualche zona ristretta, come a Bosnasco, le grandinate hanno distrutto quasi totalmente il raccolto, ma sono casi isolati». Anche dalla Toscana giungono buone notizie. Nella grande azienda di Villa Banfi a Brunello di Montalcino si stanno vendemmiando i bianchi. Ezio Rivella, che è presidente degli enotecnici italiani, sta seguendo con ottimismo la raccolta: giudica la qualità superiore a quella dell'85 e valuta un incremento della quantità intorno al 3 per cento. 'L'aspettativa per i rossi è ugualmente positiva — aggiunge Rivella — e le piogge di questi ultimi giorni sono state benefiche, se dopo tornerà a splendere il sole. Quanto al mercato, non bisogna farsi troppe illusioni. Per la fascia medio-bassa la situazione è tragica, per i vini di qualità invece non c'è crisi, anzi si annunciano incrementi delle vendite. Se normal¬ mente le eccedenze di vino sono intorno al venti per cento per ogni vendemmia, quest'anno prevedo che si arrivi almeno al 30/40 per cento. Dunque si dovrà ancora intervenire con la distillazione pubblica». Infine uno sguardo al Piemonte. Le preoccupazioni delle settimane scorse sul possibile mancato ritiro da parte di alcune grandi aziende spumantiere, per il calo di export dell'Asti, sono fugate. Il 19 incomincerà la vendemmia senza problemi, i conferimenti alle cantine dovrebbero essere normali, al massimo ci sarà un calo dei prezzi. A Barolo — dove è in corso la festa del vino nel castelloenoteca, che si concluderà stasera con un grande convivio feudale — si guarda con fiducia agli ottimi grappoli dei vini rossi da invecchiamento. 'Purtroppo le grandinate — dice Teobaldo Cappellano, presidente dell'enoteca comunale e produttore — hanno tagliato la produzione, con un calo anche forte, specie nella zona della Docg; comunque questa situazione aiuterà a riequilibrare domanda e offerta. Quanto alle vendite del nostro prodotto, siamo tornati in ripresa e torna l'ottimismo nelle aziende». Il consuntivo di questa annata, alla quale molti guardano con grandi speranze, si potrà fare tra qualche Fettimana. una volta spremute le uve e riempiti i tini. Un buon '86 sarà la premessa fondamentale per la ripresa. g.pa. IL VINO IN ITALIA (Milioni di ettolitri) P'odu Produzione Consumo EipùM 701 60 _J 50 •10 _ 30 — 20 _ 10 . fi il mi ! 1983 84 mi 85

Persone citate: Banfi, Edgardo Rovati, Ezio Rivella, Pinot, Rivella, Teobaldo Cappellano

Luoghi citati: Barolo, Bosnasco, Italia, Montalcino, Piemonte, Roma, Toscana, Veneto