Solo l'asse Tokyo-Bonn non ha paura

Solo l'asse Tokyo-Bonn non ha paura Il drammatico fine settimana di New York ha creato panico a Londra e Parigli Solo l'asse Tokyo-Bonn non ha paura ROMA — Il brutto ruzzolone di Wall Street (l'Indice Dow Jones ha segnato nella settimana un calo di ben 141 punti, pari al 7%) ha pesato su tutte le Borse del mondo. Questo il quadro di una «settimana» decisamente calda. LONDRA — Una sola seduta, quella di martedì, ha mostrato qualche possibilità di reazione alla depressione di Wall Street: tutte le altre hanno seguito la discesa precipitosa del listino di New York, sia per le preoccupazioni degli investitori che per le voci poco confortanti quanto a riduzione del tassi. L'indice Financial Times ha cosi accusato una discesa a picco di ben 11 5,04%, tanto più preoccupante se confrontato con 11 rialzo robusto del 2,01% precedente. FRANCOFORTE — Solo sul finire della settimana la Borsa di Francoforte, tradizionalmente fra le meno sensibili in Europa ai malumori di quella di New York, ha mostrato qualche segno di possibile resistenza se non addirittura di ripresa nei confronti del crollo del listini partito da Wall Street. L' Ìndice Commerzbank ha comunque accusato un calo del 3,74% che ha annullato la tenuta (+0,9%) precedente. Sarebbero le dichiarazioni positive sull'andamento dell'economia tedesca ad aver risollevato gli umori degli investitori, unite all'annuncio della quo- tazione presso Tokyo del titolo Commerzbank che, da parte sua, ha trainato gli altri comparti per più di una seduta. ZURIGO — Settimana a due volti quella conclusa ieri alla Borsa di Zurigo. La prima parte, infatti, ha mostra¬ to fermezza ed addirittura rialzi mercoledì e giovedì nonostante 1 segnali preoccupanti giungenti da New York mentre venerdì è stato praticamente annullato tutto il progresso messo a segno. L'indice Credit Suisse è infatti sceso del 2,41% portando 11 calo su base settimanale al 2,76% nettamente In contrasto con il +1,84% precedente. E' stato il comparto bancario ed assicurativo ad aver permesso al listino di Zurìgo una strenua resistenza che nulla ha però potuto contro 11 disorientamento accusato succes¬ sivamente dagli operatori. PARIGI — Una serte di motivi interni (preoccupazioni per l'annuncio della privatizzazione di Saint Gobain Paribas e Agf e per 11 riacuirsi di tensioni fra Mltterand e Chlrac circa la riforma elettorale) ed esterni (timori per le tensioni Internazionali, legati alla serie di attentati nella capitale) si sono uniti al crollo di Wall Street ed hanno depresso oltremisura il listino della Borsa di Parigi, da sempre molto sensibile a quello Usa. Cosi l'indice Agefi è sceso del 5,18%, vero record fra tutte le principali Borse europee. Il tocco finale è stato dato dall'annuncio di una bomba in Borsa — inesistente —che ha ulteriormente disorientato gli investitori, provocando interruzioni nelle convulse contrattazioni. TOKYO — Nonostante il crollo senza precedenti di venerdì alla Borsa di Tokyo, gli investitori di professione sono relativamente ottimisti sul futuro. Il loro ottimismo si fonda sulla buona situazione dei fondi comuni in una economia dove il denaro sovrabbonda. Sono in programma, per questo solo mese di settembre, investimenti mobiliari per quasi un triliardo di yen (oltre 7 miliardi di dollari). Venerdì la Borsa di Tokyo ha perso 460,73 punti e l'indice è sceso a 18.100,52, sulla scia del crollo di Wall Street. In termini percentuali però tale calo è «solo » del 2,4%. Ce ne sono stati molti altri più cospicui: in graduatoria al decimo posto c'è un crollo del 5,02% (doppio quindi di quello odierno). A Tokyo dicono che il tono di fondo di New York non dovrebbe cambiare nonostante le cadute di giovedì e venerdì.