S'avvicina Ia visita di Jaruzelski di Paolo Patrono

S'ciwicina In visita dHawwelski S'ciwicina In visita dHawwelski Soddisfazione a Roma per l'amnistia - Riserve dei leader di Solidarnosc scarcerati ROMA — Il generale Jaruzelski si è probabilmente conquistato il «visto» per una prossima visita ufficiale in Italia grazie alla scarcerazione dei detenuti politici nell'ambito dell'amnistia annunciata dal ministro degli Interni Czeslaw Klszczak. Ieri, mentre le telescriventi delle agenzie di stampa diffondevano a ripetizione i nomi dei leader di Solidarnosc rimessi in libertà, l'ambasciatore polacco a Roma Jozef Wlejacz veniva ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Craxi al quale consegnava un mes< saggio personale di Jaruzel ski incentrato -sugli orientamenti e i propositi tesi ad ampliare il consenso interno nel Paese e ad allargare le basi per una riconciliazione nazionale». Il rappresentante di Varsavia ha parlato a Craxi dei più recenti avvenimenti in Polonia e si è soffermato in particolare sulla decisione del governo di rimettere in libertà entro domani tutti i detenuti politici, senza condizioni. Da¬ vanti a questo ammorbidimento sorprendente delle autorità polacche, il presidente del Consiglio -ha preso atto con interesse del messaggio consegnatogli — informa un comunicato di Palazzo Chigi — e ha espresso il suo apprezzamento per la decisione di rilasciare i detenuti politici». Le conseguenze di questo -apprezzamento» sono delineate fin d'ora: una rinnovata volontà di Roma al -rafforzamento delle relazioni bi laterali, anche nell'interesse di favorire un più efficace dialogo inter-europeo nella prospettiva di concorrere a una stabilizzazione dei rapporti Est-Ovest». E in questo contesto verranno accelerati i contatti per definire la data precisa per «te possibile visite del Capo dello Stato polac co in Italia». A Palazzo Chigi si ricorda che a favore della liberazione di Wladyslaw Frasyniuk (il sindacalista condannato a tre anni e mezzo di carcere per aver rivolto un appello allo sciopero contro l'aumento dei prezzi) e del rilascio di altri due detenuti politici, Bogdan Lis e Adam Michnlk, era intervenuto lo stesso Craxi durante la sua breve sosta a Varsavia, definita ufficialmente come «scalo tecnico» sulla via di Mosca, avvenuta il 28 maggio dell'anno scorso. In quell'occasione, il presidente del Consiglio aveva avuto anche un colloquio personale con il generale Jaruzelski. E ora tutti e tre quei prigionieri politici la cui sorte era cara a Craxi sono stati liberati dal regime di Varsavia. Con questa amnistia, gli ostacoli maggiori alla visita che il Capo dello Stato polacco Intende compiere a Roma (e al Vaticano) paiono dunque essere stati rimossi con quello che negli ambienti di' plomaticl occidentali di Varsavia è stato definito -un gesto coraggioso», tanto da incontrare le esplicite riserve di numerosi rappresentanti del Paesi dell'Est a Varsavia. Sul versante dell'opposizione, di Solidarnosc e della Chiesa, 11 provvedimento varato dal governo ha provocato naturalmente una reazio¬ ne di sollievo, pur mitigata da una comprensibile prudenza. -La decisione di liberarci tutti — ha dichiarato ieri all'Ansa Leszek Moczulskl, uno dei leader della 'Kpn', la Confederazione della Polonia Indipendente — può essere interpretata come il segnale che le autorità cominciano a controllare la paura e l'odio». Il temperato ottimismo di Moczulskl non è però condiviso da tutti 1 suol compagni. Zbigniew Bujak, membro della direzione clandestina di Solidarnosc rilasciato ieri, ha sostenuto di non aver molte speranze sulle -possibilità d'intesa fra potere e società. Perché l'amnistia dovrebbe essere seguita dall'accettazione da parte del governo di forme aperte e legali di opposizione». E Wladislaw Frasyniuk ha definito invece l'amnistia come «un gesto spettacolare destinato sopra tutto all'opinione pubblica occidentale e che deve servire a render possibile la visita di Jaruzelski in Italia e a ottenere crediti dall'Occidente». Paolo Patrono