Un vertice segreto per i metalmeccanici

Un vertice segreto per i metalmeccanici Tra Federmeccanica e sindacati di categoria Un vertice segreto per i metalmeccanici ROMA — Le trattative per il contratto dei metalmeccanici privati sono riprese in modo interlocutorio sul tavolo della Federmeccanica (aziende di grandi, medie e piccole dimensioni aderenti alla Confindustria) e su quello della Confapi (piccole e medie imprese fuori dalla Confindustria). Altri incontri sono programmati per la prossima settimana ma è probabile che le decisioni vere (nel senso di andare avanti in modo spedito o di arenarsi) scaturiranno da un vertice segreto che i tre sindacati di categoria e la Federmeccanica stanno concordando. La data non è ancora stata stabilita: si pensa alla penultima settimana di settembre anche perché all'inizio di ottobre i sindacati convocheranno i tre consigli generali per valutare la situazione del negoziato e decidere eventuali scioperi. Al vertice dovrebbero partecipare i tre segretari generali: Garavlni per la FiomCgil. Morese per la Fim-Cisl e Lotito per la Uilm. La Federmeccanica sarebbe rappresentata dal presidente Lang. dal consigliere delegato Mortillaro e dagli esponenti di alcune aziende o associazioni territoriali: Panzani dell'Unione Industriale di Torino. Melissari dell'Assolombarda. Figurati della Fiat. Arona dell'Olivetti ecc. Al tavolo della Federmeccanica (oltre 900 mila dipendenti) è stata discussa la -prima parte del contratto*. cioè i diritti d'informazione che il sindacato rivendica sull'introduzione di nuove tecnologie e trasformazioni produttive che abbiano incidenza sulle condizioni di lavoro e sull'occupazione, e l'o rario di lavoro. La Federmeccanica sottolinea che -la normativa sui diritti di informazione, introdotta nel contratto del 1976 e ulteriormente articolata in quello del 1979, risponde adeguatamente alle esigenze di conoscenza fatte presenti dai sindacati e, per di più. non risulta completamente utilizzata*. Quindi la Federmeccanica esclude che il nuovo contratto «possa prevedere ulteriori obblighi di informazione da parte delle aziende*. Per quanto riguarda l'orario la Federmeccanica non ha espresso disponibilità facendo rilevare ai sindacati che le loro richieste -rappresenterebbero — ha detto il consigliere delegato Mortillaro — un forte aggravio per le aziende rispetto alla situazione attuale*. I sindacati proseguiranno il negoziato con la Federmeccanica martedì prossimo. Sarà affrontato il tema dei costi della piattaforma e delle disponibilità della Federmeccanica. Gli imprenditori si richiamano in modo rigido al protocollo sottoscritto tra le confederazioni Cgil-CislUil e la Confindustria 1*8 maggio scorso nel quale si afferma che l'obiettivo deve essere limitato alla difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni. In base a questo criterio gli imprenditori martedì intendono ribadire ai sindacati che la cifra disponibile è di 65 mila lire mensili a regime (cioè nei tre anni di validità del contratto) con la specificazione che in questa cifra ci deve stare tutto: salario, orario, inquadramento, contrattazione aziendale ecc. Gianni Italia della FimCisl. che guidava la delegazione sindacale con Angeletti della Uilm ed Airoldi della Fiom-Cgil. ha detto: «Ci sono ancora spazi per chiarimenti sui singoli punti. Certo loro devono cambiare le posizioni per avviare un negoziato vero*. Al tavolo della Confapi gli imprenditori erano rappresentali dal presidente Cocirio con Aghemo e Florio. Per i sindacati erano presenti i segretari Sepi della Fim-Cisl. Caravella della Fiom-Cgil e Gambardella della Uilm. Si è parlalo della «prima parte* e dell'inquadramento. La Confapi per l'informazione propone un comitato nazionale ma i sir.dacati rivendicano strumenti più vicini alle aziende. Per l'inquadramento la Confapi propone di collocare i «quadri* al nono livello. Seguiranno incontri nel prossimi giorni. Sergio Devecchi Sergio Garavini Franco Irrito

Luoghi citati: Roma, Torino