Polonia, tornano liberi tutti i detenuti politici
' ! .1 I „'! - . I. l .1 ' Polonia, tornano liberi tatti i detenuti politici ' ! .1 I „'! - . I. l .1 ' Polonia, tornano liberi tatti i detenuti politici Entro il 15 settembre - La soddisfazione di Walesa VARSAVIA — Le autorità polacche hanno annunciato ieri sera la liberazione, entro il 15 settembre, nel quadro dell'amnistia, di tutti i prigionieri politici ancora detenuti, compresi i principali dirigenti di «Solidarnosc» e della clandestinità. Secondo l'agenzia Pap, la decisione è stata resa possibile dal a consolidamento della stabilizzazione» e dallo -stato della sicurezza» nel Paese. Prima di dare l'annuncio ufficiale, il ministero degli Esteri aveva separatamente convocato gli ambasciatori del Paesi socialisti e poi quelli occidentali per informarli dell'iniziativa del ministro dell'Interno, generale Czeslaw Kiszczak, nel quadro dell'amnistia votata dal Parlamento il 17 luglio scorso. E' stato infatti il ministro a chiedere al procuratore generale di liberare entro il 15 settembre il resto dei detenuti per reati non criminali. Secondo i dati forniti agli ambasciatori occidentali sono stati amnistiati sinora 178 politici e con le nuove liberazioni questo numero raggiungerà le 225 persone. I rappresentanti diplomatici sono stati informati che la decisione (da cui sono esclusi i colpevoli di tradimento, sabotaggio.terrorismo e spionaggio) rientra nel quadro degli sforzi delle autorità per ampliare la piattaforma dell'accordo nazionale. Fra i detenuti che saranno liberati, secondo quanto annunciato dallo stesso Kiszczak, figurano Zbigniew Bujak, Wladyslaw Prasyniuk, Bogdan Borusewicz, Tadeusz Jedynak, Czeslazw Bielecki, Konrad Bìeiinski, Ewa Kulik, Jozef Tellga, Henryk Wujec, nonché il leader della «Kpn» (Confederazione Polonia indipendente) Leszek Moczulski ed i membri del movimento «Libertà e pace», Jacek Czaputowicz e Niemczyk. La •liberazione di tutti i detenuti politici » era stata chiesta nei giorni scorsi dai vescovi polacchi in un comunicato al termine dei lavori della conferenza episcopale. «Solidarnosc» da parte sua aveva posto questa come condizione preliminare per la riapertura di un «dialogo autentico». Commentando l'annuncio dell'iniziativa delle autorità, il presidente di «Solidarnosc», Lech Walesa, si è detto -contento» aggiungendo però che •senza la possibilità di una società pluralista le- prigioni si riempiranno di nuovo in breve tempo». Ieri, secondo quanto annunciato dalla stessa Pap, hanno peraltro avuto luogo in tutto il Paese -oltre tremila conversazioni» di avvertimento con coloro che -proseguono attivita contro lo Stato» ma non è stato compiuto alcun arresto.
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