Peres-Mubarak

Peres-Mybarak Peres-Mybarak (Segue dalla V pagina) c' voler svendere in cambio di un risultato positivo con l'Egitto, posizioni «intoccabili» della politica di Tel Aviv. Peres ha dovuto cosi riunire d'urgenza il gabinetto per gli aflari esteri e garantire che ad Alessandria non avrebbe fatto concessioni sul diritto dei palestinesi all'autodeterminazione. Sono difficoltà sottolineate anche dalla composizione delle due delegazioni. Con Peres non è arrivato infatti il ministro degli Esteri Shamlr che a fine ottobre dovrebbe avvicendarlo alla guida del governo: un modo secondo molti per sottolineare una presa di distanza dalla linea seguita dal premier laburista e evitare di assumere pericolosi impegni per il futuro. Ma anche nella delegazione egiziana c'era una vistosa assenza: il ministro della Dite- sa Abu Ghazala, considerato l'uomo forte del regime, il cui peso è aumentato soprattutto dopo la repressione della rivolta dei poliziotti nella primavera scorsa. Una assenza rimasta senza spiegazioni Il presidente egiziano ha affermato che fra i due Paesi non ci sono più grossi contrasti sul piano dei rapporti bilaterali. Ha rivelato che nel corso dei colloqui con Peres si è parlato anche del problema palestinese e dell'eventualità di una conferenza internazionale per il Medio Oriente, ma ha rimandato a oggi — dopo un nuovo incontro che deve avere con il premier israeliano — la divulgazione di quanto è stato concordato. Mubarak è parso però ottimista: «Dopo la firma dell'accordo su Taba, è diventato facile progredire verso la soluzione del problema fondamentale, che è il problema palestinese- e. st.

Persone citate: Mubarak, Peres, Peres-mybarak

Luoghi citati: Alessandria, Egitto, Medio Oriente, Tel Aviv