Lo Stato pessimo venditore di Mario Deaglio

Lo Stato pessimo venditore Lo Stato pessimo venditore (Segue dalla 1* pagina) proiettate verso il ventunesimo secolo. Una premessa al risanamento è pertanto uno spirito nuovo, sancito da modifiche legislative, che renda possibili autonomia di decisione, controllo dei costi, sensibilità al valore economico dei servizi prestati. Per far questo non è necessario privatizzare gli enti, bisogna anzi evitare di cadere nella trappola concettuale di una netta distinzione tra pubblico e privato. Si può procedere in maniera molto più pragmatica, ricordando che tra pubblico e privato possono esistere soluzioni intermedie c che sono quasi sempre queste le soluzioni che «funzionano». Un esempio importante viene dall'istruzione universitaria. Una delle migliori università italiane è senza dubbio la «Bocconi» di Milano, un ente privato (senza fini di lucro) che si attiene rigidamente a normative e programmi di studio preparati dal ministero della Pubblica Istruzione e conferisce lauree aventi valore legale. La «Bocconi» allo Stato non costa quasi nulla, in quanto a coprire l'onere del suo funzionamento concorrono soprattutto contributi volontari di privati i quali hanno solo il diritto di sedere con funzioni prevalentemente consultive nei consigli di amministrazione degli organismi che hanno contribuito a finanziare. Probabilmente oggi in Italia un'altra decina di grandi università potrebbero essere in tutto o in parte «bocconizzate»: potrebbero, cioè, trovare sponsor privati interessati a finanziare le loro ricerche e le loro attività d'informazione, pur rimanendo le università in questione nell'ambito della supervisione pubblica. Per i contribuenti questo significherebbe uno sgravio nell'ordine di qualche centinaio di miliardi, con un probabile contemporaneo miglioramento del poten¬ ziale di ricerca di quelle università. Modifiche istituzionali di questo genere, volte a determinare uno «stile» diverso dell'amministrazione pubblica, sono la premessa per un vero miglioramento della struttura dei con*i pubblici. Solo con azioni di questo genere è possibile, in tempi medio-lunghi, riportare veramente in pareggio i conti dello Stato e dell'intero settore pubblico. Mario Deaglio

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