Londra non accetta i controlli di Paolo Patruno

Londra non csceettei controlli Londra non csceettei controlli (Segue dalla 1' pagina) guaggio diplomatico viene chiamata «la bolgetta». Finora non era possibile esaminare e tantomeno aprire quei sacchi di tela contenenti gli scritti destinati o provenienti dall'ambasciata o quei bagagli più o meno voluminosi sigillati e protetti dall'immunità diplomatica. Adesso, queste regole sono destinate a cambiare. Gli esperti del ministero degli Esteri In collegamento con quelli dell'Interno sono al lavoro per varare la nuova normativa, dopo che la Farnesina ha avvisato con una nota le 260 ambasciate esistenti a Roma. Come si svolgeranno in pratica i controlli? Spetterà agli specialisti dell'anti-terro¬ rismo escogitare il metodo migliore, ma i bagagli dovranno passare al vaglio del metal-detector e degli apparecchi che visualizzano l'interno. Cosi si potranno scoprire eventualmente le armi in plastica (le quali potrebbero Invece sfuggire alla tradizionale apparecchiatura che segnala i metalli) oppure i più sofisticati esplosivi al plastico utilizzati dai terroristi per evadere i normali controlli aeroportuali. I nuovi apparecchi potranno però non solo «vedere» ma anche «leggere» all'interno del bagaglio diplomatico? Questo interrogativo spiega i trasparenti timori espressi ufficiosamente dal Foreign Office. Resta, infine, da vedere che cosa succederà in pratica se la macchina segnalerà all'interno di una «valigia diplomatica» un'arma o un ordigno esplosivo. Alla Farnesina chiariscono che anche nel caso di identificazione di un «oggetto vietato», il bagaglio sotto sigillo non sarà aperto (quindi la convenzione di Vienna non verrà violata) ma sarà respinto al mittente, non raggiungerà 11 destinatario. E il diplomatico o l'ambasciata saranno cosi smascherati. Come è prassi, il diplomatico inquisito sarà espulso più o meno in sordina. E' scontato un corollario di proteste, di polemiche, di ripicche e di «incidenti», di misure di ritorsione contro i nostri diplomatici. Ma se fosse possibile inaridire in questo modo un potenziale «canale» di approvvigionamento del terrorismo, questo sarà tutto sommato un prezzo lieve da pagare alla prevenzione e alla maggiore sicurezza. Nello stesso filone delle nuove misure si può inserir^^anehe, il provvedimento che scatterà 11 prìmo^ ot,tp£re(pejJu$; ti..i passeggeri'.'di àereij.iri base al quale il bagaglio a mano sarà ridotto a un solo collo di ridotte dimensioni (la somma della base, dell'altezza, della profondità non potrà superare i 115 cm) ac compagnato al massimo da una borsetta, o una macchina fotografica, un binocolo, un ombrello. Ritornando alle misure precauzionali cui saranno prossimamente soggetti i dij plomatici, alla Farnesina | fanno rilevare che con questo i provvedimento il governo ha inteso lanciare un preciso «segnale politico» ai Paesi so spettati di connivenze con i movimenti terroristici. «Afa si poteva adottarlo sema tanto clamore- lamentano 1 diplomatici, ben consapevoli della massa di problemi che rado zione dei controlli sulla «boi getta» comporterà. Paolo Patruno

Luoghi citati: Londra, Roma, Vienna