Come far fallire un concerto rock di Marinella Venegoni

Come far fallire un concerto rock «grande truffa del rock'n'roll», quando la professionalità degli organizzatori era giovane e scarsa, e i concerti saltavano con facilità. Dice Willy David: -I manager stanno crescendo, affrontano i rischi e non scappano più. Si cerca d'instaurare sicurezza, con il metodo delle prevendite. Quello che è successo getta un'ombra sulla credibilità di tutti». Gli italiani sul campo — Quelli che hanno accettato di partecipare c'erano tutti: pronti a cantare, dicono, anche senza rimborso spese, per rispetto al pubblico. Dice Enzo Avitabile: «La musica è il mezzo più immediato per comunicare, e ora che è tornata una minima presa di coscienza nel nostro mondo, dopo il disimpegno del passato recente, in questa storia ci perde l'immagine italiana. Se lo rifarei? Certo, sul momento uno si arrabbia, ma poi gli passa». Dice Bennato: «JVoz eravamo pronti a suonare anche senza palco, ma nessuno ci ha interpellati». Desolazione economica — Antonello Romano spiega di star veramente male In fatto Il naufragio della «12 ore» di musica a Torino: gli errori e le responsabilità Come far fallire un concerto rock L'organizzatore Romano pensava alla «causa Aids» e ha trascurato i contenuti - Un'ombra sulla credibilità dei grandi raduni in Italia TORINO — Un concertone rock di 12 ore naufragato allo Stadio di Torino, un intento di sensibilizzazione sul problema dell'Aids fallito. Il giorno dopo è ancora carico di polemiche e interrogativi, ma anche di molti «perché» del fallimento. L'organizzatore — Antonello Romano della Sacs. 33 anni, ex medico (si occupava di medicina computeristica ), era totalmente digiuno delle filosofie che guidano il mondo della musica giovane: -La mia esperienza nel mondo dello spettacolo è di tre anni di teatro durante il liceo-. Si era circondato solo in parte di collaboratori competenti: la parte tecnica ha funzionato, un'organizzazione all'americana con hostess di accoglimento e pullman all'aeroporto con gli artisti, ma è totalmente mancato l'esperto del punto di vista del pubblico. La sua intenzione, spiega Romano, era di usare la musica per la sensibilizzazione su un problema scientifico. Ma il veicolo andava curato. Gli errori — Secondo Willy David, manager di Tony Esposito ed Enzo Avitabile, che avevano aderito alla manifestazione, e secondo Luciano Casadei, organizzatore a Torino di un grande evento come il concerto dei Rolling Stones neil'82, gli errori fondamentali sono stati il costo del biglietto (30 mila lire allo Stadio per la «beneficenza di I/organizzatore Antonello Romano - Eugenio Bennato con Tony Esposito: avrebbero cantato anche senza palco, nessuno glie.'ha chiesto massa» sono troppe, a 10-15 mila lire sarebbero arrivate subito almeno 10 mila persone), e dodici ore di musica in un giorno feriale. Casadei dice anche che il cast era poco mirato (-molti cadaveri eccellenti, qualcuno fra gli italiani raccattato, una sola vera star era poco») e che l'evento è stato danneggiato dalle continue voci sull'arrivo di Jagger e Bowie: «Questo non è serio. Quanto al principe Carlo, al popolo del rock non importava nulla che fosse presente». Aggiunge Willy David: -Le persone non cono¬ sciute nel nostro ambiente che vogliono organizzare concerti sono di solito di due tipi: pignoli o facili. Romano appartiene alla seconda categoria, ed è anche ingenuo». Dice Guadalupi della Good Music, che ha affiancato Romano negli ultimissimi giorni: «La non riuscita è stata causata dall'inesperienza, ora bisogna lavorare per ricostruire». La credibilità del rock — Nell'ambiente musicale c'è molta preoccupazione per il «dopo-naufragio». Sembra di esser tornati ai tempi della di quattrini. Qualche settimana fa, aveva detto che le spese di organizzazione del concerto si aggiravano intorno al miliardo: «Afa ho la fortuna di poter pagare chi dev'essere pagato, lo farò in venti giorni». Racconta di aver dato di tasca sua i soldi per il biglietto di ritorno a casa di due ragazzi francesi, a uno di Modena e a uno di Foggia. Ma continua a pensare al suo mondo, ai medici che aderivano, agli enti che davano il patrocinio: -Il mio errore è stato il calcolo di sensibilità della gente». Flemmatico, dice che non ce l'ha con Sanavic, che ha fatto smontare il palco dando il via al fallimento che era nell'aria: «La colpa di tutto è un movimento contro di noi che si è creato nel giro di 48 ore. L'annuncio dell'esposto alla magistratura ci ha bloccato i crediti, gli autisti dei pullman hanno sequestrato gli strumenti, gli albergatori non ospitavano più. Ha congiurato il temporale, il palco allagato e fatto di materiale non ignifugo, la scarsa attenzione del Comune di Torino. Non c'era neanche la luce, allo stadio (l'assessore Marzano smentisce, ndr), e qualcuno ha aperto i cancelli, il mattino, sema essere autorizzato». Si occuperà ancora di manifestazioni musicali? «JVon è detto che non lo faccia, ho imparato moltissimo». Marinella Venegoni

Luoghi citati: Comune Di Torino, Foggia, Italia, Modena, Torino