Trino ultimatum dell'Enel

Trino, ultimatum dell'Enel Minaccia di bloccare lavori e commesse per la centrale nucleare Trino, ultimatum dell'Enel In una lettera al presidente della Regione, il direttore dell'ente lamenta i rallentamenti causati da decisioni politiche - Se non si supera l'impasse, l'azienda di Stato sospenderà l'opera senza neppure attendere i risultati della conferenza sull'energia - Maccari e Sartoris: «Il Parlamento deve pronunciarsi con chiarezza» L'Enel minaccia di chiudere i cantieri della centrale di Trino. Poiché non sembra che vi siano concrete possibilità di modificare alcuni atti politici regionali che di fatto già rallentavano i lavori in attesa delle conclusioni della Conferenza nazionale sul nucleare, l'Enel potrebbe passare dalle minacce ai fatti in breve tempo. La comunicazione dell'Ente nazionale per l'energia elettrica è giunta ieri pomeriggio poco prima che una delegazione del Comune di Trino, guidata dal sindaco Trìcerri, si incontrasse con il presidente della giunta regionale Beltrami e gli assessori Maccari. Carletto. Sartoris e Turbiglio. Scopo della riunione era di parlare sempre della centrale ma in relazione ad altri problemi. Quando i due gruppi si sono seduti attorno al tavolo il presidente Beltrami ha reso noto il contenuto della lettera appena giuntagli e firmata dal direttore generale dell'Enel Alberto Negroni. L'aut-aut è chiaro: o la Regione esce al più presto dall'impasse in cui si è cacciata oppure -l'assenza dei necessari provvedimenti comporterà di fatto non solo l'immediato rallentamento dei lavori in corso ma, in breve volgere di tempo, la completa sospensione degli stessi e ciò ancor prima delle decisioni parlamentari a valle della programmata conferenza nazionale sulla sicurezza e politica energetica-, E più avanti Negroni precisa che per non aggravare ulteriormente i danni derivanti dai ritardi sul programma di costruzione la conseguenza inevitabile del provvedimento «sarà la sospensione di tutte le attività connesse e complementari comprese anche quelle relative agli incarichi di ingegneria nonché all'ordine principale nucleare-. Significa che l'Enel quanto prima sospenderà i rapporti economici (sono in ballo, soltanto in questa prima fase, alcune centinaia di miliardi) con i committenti di cui i principali sono l'Ansaldo e la Fiat-TTG. Cosa può fare ora la Regione? Ben poco, perché il nodo che non si può sciogliere è un ordine del giorno approvato a fine luglio col quale 11 governo piemontese si impegna a «non autorizzare l'avvio, o di procedere all'interruzione qualora alcuni lavori siano stati avviati, di tutte le opere dirette ed indirette relative al cosiddetto "deuxxtering"-. Il «dewatering», dunque: una complessa operazione per sistemare la piattaforma sulla quale poggia la centrale, un'operazione contestata dagli ecologi e dai paesaggisti, ritenuta necessaria e per nulla dannosa da altri, comunque determinante per proseguire nel programma dei lavori. Se non si procede e se resta operante 11 vincolo che impedisce l'estrazione del materiale inerte necessario per completare la piattafor¬ ma è tecnicamente impossibile andare avanti. Tuttavia qualche spiraglio il documento approvato lasciava intravedere. Tutto bloccato, meglio, rallentato, in attesa della Conferenza sul Pen (Piano energetico nazionale). Nel frattempo sul nucleare si è scatenato un grande dibattito politico, una polemica che sta dividendo il Paese; e ciò deve aver indotto l'Enel a stringere 1 tempi, a mettere la Regione alle corde. Commentano Maccari e Sartoris: -Adesso non ci basta sapere cora verrà fuori dalla conferenza nazionale che nel frattempo è slittata a dicembre. Vogliamo conoscere le decisioni del Parlamento sulla politica nucleare. Non vorremmo che tutto si riducesse alla questione di Trino e che solo il Piemonte ne uscisse penalizzato-. Intanto per venerdì il partito comunista ha organizzato una manifestazione pubblica davanti alla centrale nucleare e poi a Crescentino, alla quale parteciperà l'on. Occhetto. Sabato Invece alle 10 manifestazione dei Verdi davanti al municipio di Trino. Pier Paolo Benedetto

Luoghi citati: Comune Di Trino, Crescentino, Piemonte, Trino