La Stampa - Consultazione Archivio

Su Boi e rendite vento di tasse Su Boi e rendite vento di tasse Ma Goria richiama tutti all'ordine «Basta, si semina solo confusione» ROMA — Tornano sotto tiro le rendite finanziarie. Tassare o no i titoli pubblici di futura emissione e i capital gains, i guadagni ottenuti dalle plusvalenze azionarie? Socialisti e comunisti hanno risollevato la delicata questione: i primi l'hanno rilanciata ufficialmente in sede politica, nell'esecutivo dell'altro giorno; i secondi hanno preannunciato l'imminente presentazione di una proposta in Parlamento. Anche in casa de la questione sta facendo breccia. Cosi la polemica, come accaduto lo scorso autunno e nei mesi successivi, si è improvvisamente riscaldata, un altro elemento di attrito nella maggioranza dopo l'esplosione del nucleare. Un altro segnale di avvicinamento tra le posizioni di psi e pei. Ma il ministro del Tesoro Goria. ancora una volta criticato dai socialisti, richiama tutti all'ordine: -Le ricorrenti ipotesi di tassazione delle rendite finanziarie creano confusione e rischiano di complicare la vita del Paese. Si lanciano messaggi ai risparmiatori sema spiegarli con chiarezza, so ■ - messaggi — ha aggiunto ".or irezza — capaci solo di getta, j confusione. Per fortuna che il governo ha finora avuto la testa sulle spalle». Insomma per Goria è un argomento al momento improponibile, un tabù da rispettare per non compromettere l'andamento della finanza pubblica. I socialisti replicano: -Anche Caria si pone sul terreno della strumentalità politica perché sa bene, e potrebbe anche concorrere a chiarirlo, die ogni ragione sulla tassazione sì rivolge al futuro e come tale non può e non deve spaventare il risparmiatore», sostiene il vicecapogruppo dei deputati, Sacconi. L'argomento è comunque entrato nel dibattito politico, un po' la' ripetizione1 di- quanto accaduto a suo ténipo'per la scala mobile. «Il prelievo fi¬ dente e quello autonomo, ma anche le rendite da capitale senza fare battaglie apporossimative su tassazione sì, tassazione no». scale — ha affermato il presidente della commissione Bilancio. Cirino Pomicino.democristiano — deve riguardare non solo il lavoro dipen¬ Anche il consigliere economico del presidente del Consiglio, prof. Pedone, ieri ha ribadito che bisogna rimettere ordine nella tassazione dei redditi da capitale. Una razionalizzazione non per avere entrate supplementari, bensì per rendere più giusto il meccanismo fiscale italiano. Lo stesso ministro del Bilancio, Romita, ha riproposto una cedolare secca, con aliquota bassa, per i capital gains: I liberali sono dalla parte di Goria e sono anch'essi polemici con i socialisti. Spiega il responsabile economico del pli. Facchetti: -Le allusioni del psi alla tassazione dei Bot e delle plusvalenze di Borsa sembrano fatte apposta per alimentare confusione e disorientamento tra i risparmiatori. Quella dei capital gains è una storia vecchia che aveva opposto nei mesi scorsi addirittura Palazzo Chigi al ministro delle Finanze Visentini, il quale era pronto a discuterne sostenendo, nello stesso tempo, che le condizioni della pubblica amministrazione erano tali da non consentire una manovra di questo tipo. II pei è intenzionato a fare della riforma fiscale un cavallo di battaglia nella stagione parlamentare appena apertasi. -Pagare meno, pagare tutti, pagare su tutto», è lo slogan che accompagna la nuova iniziativa che conterrà la proposta di rimodulare la tassazione su tutte le rendite finanziarie tra cui le emissioni future di Bot e Cct. le plusvalenze sulle operazioni di Borsa. I comunisti presenteranno inoltre una proposta di imposta patrimoniale: -Non è più pensabile — afferma Eugenio Peggio, uno degli economisti del partito — che chi compra la prima casa debba sottoporsi ad ulteriori sacrifici fiscali e chi possiede enormi patrimoni immobiliari paafìi.^poffó o niente^, ''oofiii il Eugenio Palmièri Socialisti e comunisti alla carica, anche nella de si apre una breccia