Flotta Lauro la Camera respinge smembramenti

Flotta Lauro la Camera respinge smembramenti Nuova offerta acquisto Flotta Lauro la Camera respinge smembramenti ROMA — La «cordata» degli armatori Ochetto, Limabile e Chandriss possiede solo il nove per cento (tre per cento ciascuno) della «Finiauro spa», la società per la quale esiste un'ipotesi di cessione della flotta Lauro. II rimanente 91 per cento fa capo ad una finanziaria intestata a due professionisti napoletani, Bini e Marchese, e non si sa per conto di chi essi agiscano. Lo ha reso noto — secondo quanto hanno riferito i commissari — il ministro dell'Industria Valerio Zanone nel corso di un'audizione alla commissione Trasporti della Camera nell'ambito del «supplemento» di indagine conoscitiva, deciso ai primi di agosto, sulla cessione della flotta Lauro, «commissariata» dal febbraio 1982. La commissione ha ascoltato ieri anche il ministro della Marina mercantile, Costante Degan, ed ha svolto un ampio dibattito; le conclusioni dell'indagine sono previste per giovedì 18 settembre. Il presidente della commissione, La Penna, ha comunicato che risulta sia stata presentata una nuova offerta per l'acquisto della nave «Achille Lauro» da parte dell'uomo d'affari di Bergamo Pierluigi Penati, che — ha detto — «forse sul piano economico potrebbe essere positiva, ma la commissione ritiene che non sia percorribile perché sarebbe una premessa per lo smembramento della flotta». Zanone ha affermato che si atterrà alle indicazioni che saranno formulate dalla commissione: «Non si può sottovalutare — ha aggiunto — però che le difficoltà sono gravi e crescenti».

Persone citate: Achille Lauro, Bergamo Pierluigi, Bini, Costante Degan, La Penna, Marchese, Ochetto, Valerio Zanone, Zanone

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