Una barca nuova con due timoni

Una barca nuova con due timoni E' t:"Si di di Rlti 1 ■sur i ti"j> he aera poimamnt a PéHh r srl VELA Gli Stati Uniti hanno lavorato sodo per riprendersi la Coppa America Una barca nuova con due timoni E' t:"Si di di Rlti 1 ■sur i ti"j> he aera poimamnt a PéHh r srl E' quanto:-"Si dice di Reyolutionary 1, uno sur i metri"j> che gareggeranno prossimamente a PéHh r Fu Dennis Connor, che nel settembre '83 dovette assumersi la responsabilità del terribile annuncio: era lui lo skipper del «12 metri» americano Liberty in quella settima e decisiva gara dell'America's Cup sulla distanza di 24 miglia nell'Atlantico davanti a Newport. Liberty perse. Il trofeo, che per 132 anni era stato degli americani, passò agli sfidanti, Australia II. Il dramma di Newport colpi nell'intimo questa nazione cosi appassionata di vela. Quelli che venivano considerati i «semiselvaggi» degli antipodi avevano bastonato l'America con un'astuzia tecnica. Una chiglia prodigiosa, una costruzione geniale a forma d'ala alla base dello scafo, aveva portato alla barca australiana quel pizzico di superiorità che aveva poi spezzato l'equipaggio americano. Ora l'America si prepara al contrattacco sfruttando anch'essa 1 mezzi della tecnica. Le barche più interessanti sembrano essere quelle di due gruppi californiani, che hanno battuto strade tecniche radicalmente nuove. Per le eliminatorie di ottobre, novembre e dicembre la «Sali America Foundation» di San Diego varerà Stars and Stripes e 11 gruppo «St. Francis Golden Gate Challenge» di San Francisco varerà Ri, sul cui conto circolano le voci più strane. Helner Meldner, capo del «cervelli» del gruppo St. Francis, dice orgoglioso: «Australia II è stato lo Sputnik della vela? Bene. Noi abbia mo il Programma Apollo.. Per mesi, una sessantina di ricercatori nel campo dell'aerodinamica, dell'idrodinami ca e dei computer si sono lambiccati 11 cervello sul design ottimale di uno scafo. Per calcolarne la forma, hanno usato 1 modelli informatici sviluppati nei laboratori militari per le guerre stellari. E per fare 1 calcoli, hanno usa' to il computer più potente del mondo, il Cray X-MP/48. Dal 1958 l'Americas's Cup — una regata ricca di tradizione, cosi chiamata dalla goletta America che nel 1851 vinse la «Coppa da 100 ghinee» appena messa in paltò dalla Regina Vittoria — si disputa sui cosiddetti «12 metri». In realtà si tratta di barche lunghe una ventina di metri, il cui scafo e le cui vele vengono misurati con un complicato calcolo, la «Formula del 12». Prima che Ben Lexcen, il progettista di Australia II, sconcertasse il mondo dei 12 metri con la sua chiglia straordinaria, nella costruzione di queste barche c'era stata una sola variazione davvero fondamentale e vincente: i due timoni dell'Intrepido (1967). uno a poppa, uno sulla chiglia. Meldner promette che il design rivoluzionarlo della nuova barca USA — che i suoi creatori hanno battezzato Revolutionary 1 (Ri) — ricaccerà le altre barche nell'età della pietra. Meldner, un fisico di origine tedesca che si occupa di armamenti presso il Lawrence Llvermore National Laboratori, ha rinnovato completamente 1 metodi della ricerca. Uno strumento classico del design navale è da sempre la vasca d'acqua per i test dei ■sur i modellini di scafo fatti a mano, dove si misura l'efficienza delle diverse forme a contatto con l'acqua. Ogni correzione allo scafo richiede naturalmente una nuova verifica e tutto questo richiede molto tempo. Ebbene: Meldner è riuscito a evitare tutto ciò. Come? Trasferendo, per cosi dire, la vasca d'acqua nel cervello del Computer Cray, un super calcolatore capace di sottoporre a test, in un tempo breve, qualsiasi cambiamento, anche radicale, nel design dello scafo. Gli bastano infatti pochi minuti per riprodurre il modello cambiato e per simulare gli effetti delle diverse forze della natura. Gli scienziati hanno costruito nel computer dei modelli tridimensionali di scafo fatti di volta in volta con mi¬ lioni di punti. Gli effetti del vento e del mare sono stati simulati con una trama che teneva conto dei diversi fattori di forza e velocità. Risultato finale: particelle di acqua e di aria «pensate» dal computer urtano contro una scafo immaginario. Non basta. Nel computer sono stati inseriti 1 dati dei venti e delle onde del luogo della sfida, il tratto di Oceano Indiano davanti a Perth. E per finire, si è tenuto conto anche del caso, che ha il suo peso in un avvenimento legato alle condizioni atmosferiche. Tutto questo è stato possibile soltanto grazie al Super computer Cray, in grado di sbrigare più di cento milioni di operazioni per ogni test Per dare un'idea dell'enormità del risultati, i costrutto¬ ri di RI immaginano una scala di valori con diversi punteggi. Liberty, la barca che ha perso nell'83, vale 1. Australia Il che l'ha battuta, vale 3. La nuova barca dovrebbe valere 10. Come sia in pratica questo rivoluzionario scafo, lo sanno però soltanto gli addetti ai lavori. Tutto è circondato di mistero, perfino i nomi dei progettisti che lavorano con Meldner. Si teme infatti che anche solo il loro nome sia una pista per dedurre il tipo di innovazioni. Sulla costa occidentale degli Stati Uniti corrono però alcune voci. Si dice, ad esempio, che RI utilizzi due timoni, uno a poppa e uno a prua. E questa sarebbe davvero una novità. Copyright «D«r Spiegel» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Cray, Cray X, Dennis Connor, Francis Golden, Lawrence Llvermore, Newport, Vittoria